Felipe Massa si associa a Chris Horner, che nei giorni scorsi ha criticato Fernando Alonso definendolo un pilota avvezzo a rovinare gli equilibri interni dei team nei quali corre. Anzi, di più: per Massa questa qualità negativa dell’asturiano emerge in pista e non fuori ed è a causa di questa sua attitudine allo scontro che ha perso molti titoli mondiali che avrebbe meritato di vincere.
Il presidente della CIK-FIA ed ex-compagno di squadra di Alonso parla per esperienza diretta, visto che in più occasioni ha dovuto subire i soprusi (un despota, insomma) e le lamentele dello spagnolo in pista, dal “Fernando is faster than you” di Hockenheim 2010 al “Ma siete dei scemi!” di Monza 2013, tutti episodi che vedevano il brasiliano assistere incolpevolmente alle lamentele dello spagnolo, allontanato poi nel 2014 per fare spazio a Sebastian Vettel.
Senza dimenticare il clamoroso mondiale perso nel 2007 (in cui Alonso e Massa si sono anche bisticciati al Nurburgring con il famoso “Prova a imparare” del brasiliano) a vantaggio di Kimi Raikkonen e senza dimenticare l’episodio di Singapore 2008 in cui Nelson Piquet jr è andato a sbattere di proposito su ordine di Briatore per consentire il compattamento del gruppo, vicenda che ha portato alla radiazione del manager di Alonso, poi insabbiata per irregolarità procedurali e che in classifica mondiale ha tolto punti proprio a Massa.
Il tutto unito al fatto che Alonso giocò un ruolo chiave nella “spy story” che vide protagonista la McLaren nel 2007, in cui vennero sottratti i disegni della F2007 e importanti dati confluirono nel progetto della McLaren di quella stagione, ma come detto poi la scuderia di Woking perse entrambi i titoli, uno per esclusione dalla classifica della McLaren e l’altro proprio per i mal di pancia dello spagnolo che mal digeriva la presenza di un compagno di squadra molto ingombrante come Lewis Hamilton (al quale addirittura fece lo sgarbo di impedirgli di beneficiare di un ultimo giro veloce in qualifica a Budapest, bloccandolo in corsia box).
Questo ad avviso del brasiliano offusca l’enorme talento dello spagnolo, che Massa non ha difficoltà a paragonare a quello di Schumacher, al quale associa la velocità e la capacità di lettura delle situazioni di gara dell’asturiano. Ma i problemi di Alonso sarebbero caratteriali (come dimenticare il “GP2 engine!” urlato in mondovisione a Suzuka, rivolto alla Honda) e queste voci, che arrivano nell’imminenza dell’annuncio sul futuro del pilota di Oviedo, fanno pensare che, forse, le porte della Formula 1 per lui si stanno per chiudere.