Monzza si sta avvicinando. Strano agosto che stiamo vivendo, dalla finestra del mio ufficio vedo il ponte decapitato di Genova, e il dramma innescato da questo leviatano ferito mi riporta alla mente il dramma di Monza 78.
I ricordi di quel giorno sono ancora vivi nella mia mente. Il pubblico accorse in massa. I ferraristi, orfani di Lauda, avevano imparato ad apprezzare Villeneuve e speravano di vedere il canadese consacrarsi sul circuito di casa.
La Lotus era imbattibile e sapevamo che anche a Monza l’avrebbe fatta da padrona, tale era lo strapotere del pacchetto inglese, ma dopo le prime prove in mezzo a tanto nero apparve la rossa numero 12. La Ferrari c’e’ e questo ci rasserenava.
Il giorno della gara, durante il warm up, vide Peterson uscire di pista con la sua 79 danneggiandola gravemente. Ai box gli preparano il muletto, uan 78, a cui lo svedese chiede di montare il propulsore della macchina da gara. Durante i giri di preallineamento Peterson si lamenta dell’alimentazione del suo motore ma dai box lo tranquilizzano e lo rimandano in pista.
In prima fila Andretti su Lotus e Villeneuve su Ferrari, sono pronti a disputarsi la vittoria. La partenza è drammatica, Hunt e Patrese vengono a contatto e l’inglese della McLaren tocca Peterson che finisce contro il rail incendiandosi. Una ruota della lotus si stacca e finisce sul casco di Brambilla provocandogli uno stato d’incoscienza che spaventa subito i soccorritori.
La confusione regna sovrana nessuno sa cosa fare, tanto che Hunt e Regazzoni si adoperano ad estrarre lo svedese dal relitto bruciato della Lotus. Peterson ha delle ustioni agli arti inferiori, e grave ma non in pericolo di vita viene ricoverato al Niguarda insieme a Brambilla.
Passano diverse ore prima che la corsa possa riprendere. I commissari, guidati dai piloti, faticano non poco a riportare l’asfalto e i rail allo stato originale. Alle 18.15 finalmente la gara puo’ ripartire.
In prima fila Andretti e Villeneuve anticiparono la partenza e cominciarono a darsi battaglia senza esclusione di colpi. Al nono giro la direzione corsa conferma un minuto di penalizzazione per i due piloti in testa alla gara che continuano a darsi battaglia. Finché le gomme della Ferrari tengono, Villeneuve è insuperabile poi al 35 giro Andretti si accorge del degrado delle Michelin della Ferrari e all’Ascari sorpassa il canadese.
Con la Lotus in testa la gara non finisce, anzi. Villeneuve si accorge che i freni della macchina inglese non sono più tanto efficienti e prova a sfruttare l’ultimo brandello di battistrada ma inutilmente la Lotus in rettilineo è ancora troppo forte.
Andretti taglia il traguardo seguito da Villeneuve. Purtroppo il minuto di penalizzazione relega i due al sesto e al settimo posto lasciando la vittoria a un incolore Lauda. L’austriaco si rifiuta di andare sul podio e abbandona il circuito in gran segreto.
Il mattino dopo la notizia della morte di Peterson gela l’ambiente. Tutta la F1 è scioccata. Seguiranno processi e azioni volte a trovare un colpevole. I piloti accusano Patrese di aver fatto una manovra inutile e pericolosa Regazzoni accusa il direttore di corsa di aver dato lo “start” troppo presto mentre non tutte le macchine erano ferme sulla griglia.
La commissione piloti decreta che Patrese dovrà essere sospeso per una gara, a nulla sono servite le difese dell’italiano che, come testimoniera una ripresa di un cineamatore, dovette spostarsi per evitare Schekter intento a passare Laffitte.
La giustizia ordinaria assolve sia Patrese, nonostante la testimonianza negativa di Merzario, e Rastelli il direttore di gara: la F1 esce male e divisa ma soprattutto orfana di un grande pilota.
Risultato del GP d’Italia 1978:
Pos | No | Driver | Constructor | Laps | Time/Retired | Points |
---|---|---|---|---|---|---|
1 | 1 | Niki Lauda | Brabham-Alfa Romeo | 40 | 1:07:04.54 | 9 |
2 | 2 | John Watson | Brabham-Alfa Romeo | 40 | +1.48 secs | 6 |
3 | 11 | Carlos Reutemann | Ferrari | 40 | +20.47 secs | 4 |
4 | 26 | Jacques Laffite | Ligier-Matra | 40 | +37.53 secs | 3 |
5 | 8 | Patrick Tambay | McLaren-Ford | 40 | +40.39 secs | 2 |
6 | 5 | Mario Andretti | Lotus-Ford | 40 | +46.33 secs | 1 |
7 | 12 | Gilles Villeneuve | Ferrari | 40 | +48.48 secs | |
8 | 14 | Emerson Fittipaldi | Fittipaldi-Ford | 40 | +55.24 secs | |
9 | 29 | Nelson Piquet | McLaren-Ford | 40 | +1:06.83 | |
10 | 22 | Derek Daly | Ensign-Ford | 40 | +1:09.11 | |
11 | 4 | Patrick Depailler | Tyrrell-Ford | 40 | +1:16.57 | |
12 | 20 | Jody Scheckter | Wolf-Ford | 39 | +1 Lap | |
13 | 27 | Alan Jones | Williams-Ford | 39 | +1 Lap | |
14 | 33 | Bruno Giacomelli | McLaren-Ford | 39 | +1 Lap | |
NC | 17 | Clay Regazzoni | Shadow-Ford | 33 | +7 Laps | |
Ret | 35 | Riccardo Patrese | Arrows-Ford | 28 | Engine | |
Ret | 7 | James Hunt | McLaren-Ford | 19 | Distributor | |
Ret | 37 | Arturo Merzario | Merzario-Ford | 14 | Engine | |
Ret | 15 | Jean-Pierre Jabouille | Renault | 6 | Engine | |
Ret | 6 | Ronnie Peterson | Lotus-Ford | 0 | Collision/Fatal Crash† | |
Ret | 3 | Didier Pironi | Tyrrell-Ford | 0 | Collision | |
Ret | 16 | Hans-Joachim Stuck | Shadow-Ford | 0 | Collision | |
Ret | 30 | Brett Lunger | McLaren-Ford | 0 | Collision | |
Ret | 19 | Vittorio Brambilla | Surtees-Ford | 0 | Collision | |
DNQ | 25 | Héctor Rebaque | Lotus-Ford | |||
DNQ | 10 | Harald Ertl | ATS-Ford | |||
DNQ | 9 | Michael Bleekemolen | ATS-Ford | |||
DNQ | 18 | Gimax | Surtees-Ford | |||
DNPQ | 23 | Harald Ertl | Ensign-Ford | |||
DNPQ | 32 | Keke Rosberg | Wolf-Ford | |||
DNPQ | 36 | Rolf Stommelen | Arrows-Ford | |||
DNPQ | 38 | Alberto Colombo | Merzario-Ford |