Andrea Levy tra Parco Valentino, F1 e una bella iniziativa

Abbiamo raggiunto Andrea Levy, Presidente del Parco Valentino di Torino, pilota e grande appassionato di F1. Con lui tanti i temi toccati: dalla battaglia Hamilton-Vettel alla carriera di Fernando Alonso, passando – inevitabilmente – per le aspettative per Monza e ad una bellissima iniziativa nella città brianzola nella giornata di sabato. 

di Francesco Svelto |

 

Andrea, la quarta edizione del Parco Valentino è stata molto particolare. Cosa ci puoi dire a riguardo? 

  • L'immagine può contenere: 1 persona, auto e spazio all'aperto

    Siamo contenti, i partecipanti si son divertiti tantissimo. E’ stata una quarta edizione molto più dinamica, pur mantenendo sempre la classica esposizione al Parco Valentino. Quest’anno poi abbiamo introdotto diverse novità come gli stand tutti uguali e il biglietto gratuito. Penso sia il primo salone auto che abbia questa particolare caratteristica. E poi un orario continuato fino alle 24 per cinque giorni… 

  • Parco Valentino è diventato nel corso degli anni un punto di incontro tra i proprietari di supercar – quest’anno ne abbiamo avuti oltre 1000 – e le case costruttrici grazie alle parate che hanno coinvolto anche i presidenti delle case automobilistiche che hanno partecipato a bordo sui loro ultimi veicoli o prototipi. Abbiamo avuto gli ultimi prototipi della Pagani, di Giugiaro, di Paolo Pininfarina, di Zagato. Per i privati invece vi erano un centinaio di Ferrari, 150 Posche, poi Lamborghini, Aston Martin, McLaren. Questo incontro tra clienti e case è stato una meraviglia. 

  • L'immagine può contenere: Andrea Levy, auto e spazio all'apertoPoi durante in cinque giorni vi son stati tanti temi: dal 70esimo anniversario Porsche al mondo elettrico. Dal meeting Tesla – con più di 100 Tesla che si son incontrate a Torino – ai 60 anni di ItalDesign. Tutti questi elementi compongono questo format che è molto apprezzato. Apprezzato perché è gratuito, piace per la location, piace perché si vedono prototipi, hypercar e le più belle auto sportive guidate dai proprietari nel centro di Torino scortati dalla polizia. E poi c’è stato il momento emozionante con il nostro Gran Premio della domenica durante il quale siamo arrivati fino a Superga e alla Reggia di Venaria. In cinque giorni hanno partecipato oltre 700.000 visitatori da tutta Italia e non solo. L’edizione dell’anno prossimo si svolgerà dal 19 al 23 giugno e abbiamo già avuto 200 iscrizioni. 

Da pilota e grande appassionato di F1, ti volevo chiedere la tua opinione sul bel sorpasso di Vettel su Hamilton a Spa. Può essere stato favorito da un errore di Hamilton in impostazione della Eau Rouge?

  • E’ stato uno dei più bei sorpassi della stagione. In fondo al Radillon, se ci fosse stato Verstappen al posto di Ocon chissà che non fosse balzato in testa… Penso che quel sorpasso di Vettel, nella fattispecie, sia stato favorito dal fatto che il tedesco sia partito in seconda posizione e quindi ha potuto sfruttare l’effetto scia traducibile in 10-15 km/h in più. Non penso quindi ad un errore quanto ad un importantissimo effetto scia che in quel caso era ideale, sfruttabile dai 150 ai 360 km/h. La prova sta nel fatto che anche le Force India hanno partecipato a quell’azione mentre successivamente senza i benefici iniziali, viaggiavano a circa 1” al giro dal ritmo del leader. Quella foto frontale dei quattro piloti aperti a ventaglio che approcciano la curva, ce la ricorderemo a lungo.

Approfittando dello spunto su Verstappen, pensi che questa protezione da parte del management Red Bull può essere positiva per il proseguo della sua carriera? 

  • La storia della F1 ci insegna che la maggior parte dei team hanno “coccolato” e privilegiato i più forti. Guardiamo i vari Senna, Schumacher, lo stesso Vettel. Le situazioni al contrario non hanno mai funzionato benissimo. Avere un primo pilota che venga accontentato è la scelta giusta per privilegiare la serenità e il lavoro del team. Verstappen tra l’altro se l’è meritata nel corso degli anni, è maturato, ha mostrato una maggiore esperienza in certe situazioni. 

Sempre in tema di gestione dei piloti, la storia della F1 ha prodotto molte situazioni di attrito all’interno dei team. Gian Carlo Minardi si è detto convinto che la situazione fu gestita male sin dal principio, in fase contrattuale, non garantendo lo status di prima guida allo spagnolo reduce da due mondiali. Sei d’accordo? Pensi che se non ci fossero stati certi episodi la carriera dello spagnolo si potesse evolevere in maniera differente? 

  • Alonso è stato un grandissimo pilota che ha raccolto oggettivamente meno di quello che avrebbe meritato. Nel 2007 probabilmente si è un po’ deviata la sua carriera e da li non fu più messo in condizione di vincere altri mondiali. Quando arrivò in Ferrari, a Maranello mancava ancora qualcosa e lui diede tantissimo accorciando il gap che c’era tra loro e Red Bull.

  • Tornando al 2007, anche quello probabilmente fu un mondiale perso. Se avesse potuto lavorare con più serenità, se avesse potuto contare più su un aiuto che su un avversario, forse le cose sarebbero andate diversamente. L’aiuto dei compagni di squadra è fondamentale per tutti i piloti. Guardiamo anche l’anno scorso quanti punti Bottas è riuscito a togliere ai ferraristi e viceversa… 

E veniamo a Monza: ultima tappa europea del mondiale. Con un risultato positivo la Ferrari può dare un’ulteriore prova della bontà del suo progetto e potrebbe diventare la favorita per la fase finale. Che weekend vivremo?

  • Per prima cosa spero di vedere la battaglia in pista che tutti ci aspettiamo. Abbiamo visto a Spa, negli ultimi giri, Hamilton smanettare parecchio col suo volante. Vorrei che non ci fosse alcun problema alle auto.

  • Sembrerebbe comunque favorita la Ferrari, grazie alla bontà della sua power unit e alle velocità in fondo ai rettilinei. Mi auguro che anche Raikkonen possa essere della partita. Penso che si deciderà tutto sul pilota, non sulle macchine. Vettel non deve fare più errori, evitare gli zero in classifica. Se cosi fosse, penso che la Ferrari alla lunga abbia un piccolo vantaggio. Spero che potremmo assistere all’assegnazione del mondiale all’ultima gara di Abu Dhabi. Sarà un grande spettacolo. 

 

E relativamente a Monza, sappiamo che sarai impegnato in un’iniziativa molto bella che, tra l’altro, coinvolgerà anche la tua splendida Dallara Stradale nella giornata di sabato… 

  • Si, sabato al centro di Monza vi saranno tutta una serie di auto esposte tra cui la mia Dallara. Ci sarà la partecipazione di tanti bambini, anche qualcuno meno fortunato degli altri. Una bella iniziativa. E’ sempre bello vedere l’entusiasmo dei più giovani che si avvicinano alle auto perché si vedono nei loro occhi i desideri e gli entusiasmi… Ho aderito con molto piacere. 

 

Francesco Svelto