Alonso lascia la F1, peccato!

La notizia dell’addio di Fernando Alonso alla Formula 1 non è una buona notizia. Perché la categoria perde uno dei migliori piloti degli ultimi 20 anni.

Certo, ci sono situazioni ed episodi che nel tempo hanno suscitato perplessità ed a volte critiche nei suoi confronti. Ma avendolo conosciuto fin dai suoi inizi della carriera in F 1 ed avendolo poi frequentato anche nel corso del suo avventuroso percorso sule piste del Mondiale, posso dire che è un peccato che il suo talento sia stato così sprecato da una serie di vicende che gli appassionati ben conoscono.

Addirittura si è scatenata nei suoi confronti in questi ultimi tempi una acrimonia che mi ha sorpreso e che fa pensare ad un fuoco incrociato per sbarrargli la strada.

Certo, è un leader. E come tutti i leader va avanti senza troppi riguardi nei confronti degli altri. Ma per quel che posso affermare io del suo rapporto con lui dico che è sempre stato corretto, disponibile ed affabile. Anche con i suoi compagni di squadra il rapporto che ora da molte parti viene giudicato difficile, a me risulta fosse abbastanza normale. Si sa: il primo avversario di un pilota è il compagno di squadra. Ma quale campione non ha cercato di ottenere il massimo delle attenzioni dal proprio team? Quale pilota non ha ha cercato di fare ombra al compagno di squadra? Specialmente nella Formula 1 moderna, anche se nella Formula 1 degli anni epici i dispetti e le rivalità non mancavano. Anzi…

Tutto questo gran parlare ha distolto il discorso dalla sostanza dei fatti: con Fernando Alonso se na andrà dalla Formula 1 un pilota tra i più intelligenti tatticamente e tra i più capaci di gestire la macchina in pista; anche quando la macchina non è tra le migliori del lotto.

Forse ha fatto bene Alonso a dire addio alla Formula 1: in un certo senso si potrebbe dire che la Formula 1 attuale non se lo meritava più. Quanta sofferenza ha dovuto patire con una McLaren indegna delle sue capacità! E le sue battute che qualcuno ha criticato sono invece la prova della sua ironia e della sua pazienza. Una ironia che ho avuto più volte l’occasione di verificare in alcuni incontri nei quali è sempre emersa la sua grande determinazione. Ed una pazienza che qualche volta è sbottata. Caso Monza e la battuta “ siete scemi…” per esempio: non aveva tutti i torti, anzi!

Ma fu accusato di “lesa maestà”… Mah…

Credo che gli appassionati veri, gli intenditori lo seguiranno ancora nelle sue nuove frontiere: Indianapolis, Formula Indy, Le Mans ecc. Tutte categorie che grazie a lui otterranno più ritorni d’immagine e più consensi, magari anche sottratti alla Formula1.