Introduciamo Silverstone, classico appuntamento del calendario estivo della F1 e tracciato su cui la Mercedes potrebbe tornare a far paura. Grande novità fronte Pirelli e… DRS.
di Francesco Svelto | Follow @f_svelto
Ci proiettiamo verso quel che è un appuntamento classico del calendario di F1, e in generale un appuntamento fisso per gli appassionati di motori di mezza estate: Silverstone.
Siamo alla terza ed ultima parte del primo 3-back-to-back della storia: Francia, Austria e Gran Bretagna in tre settimane. Poi pausa ed ecco che subito incombe un altro back-to-back (questa volta classico) con gli appuntamenti di Germania e Ungheria in sette giorni. Dopo, la tanto agognata – forse non per gli appassionati quanto per gli addetti ai lavori in giro per il mondo – pausa di agosto.
Arriviamo a Silverstone con una situazione sportiva di assoluto equilibro. I tre top-team hanno conquistato tre vittorie a testa nei nove appuntamenti finora disputati. Sebbene Ferrari e Red Bull hanno saputo capitalizzare le occasioni avute – anche se è bene non dimenticare le sfortune di alcuni episodi che hanno portato via punti – è la Mercedes la vettura che, per pura prestazione, sembra un tantino avanti a tutte le altre. Ma come sappiamo, l’affidabilità nel weekend austriaco è clamorosamente venuta a mancare e i punti, se non si arriva al traguardo, non si portano a casa. Ecco perchè Vettel e la Ferrari, anche in maniera autorevole, si sono nuovamente eretti al comando di entrambe le classifiche iridate.
Silverstone è un tracciato molto particolare e che sprizza storia e leggenda da tutti i pori. Originariamente velocissimo – guardate questa locandina ai lati dell’autodromo per rendervi conto – oggi ha perso parte della sua scorrevolezza e le sue medie mostruose. Tuttavia resta un tracciato sufficientemente veloce dove sono possibili diverse interpretazioni degli assetti delle macchine. La potenza della power unit continuerà a farla da padrone e tendenzialmente, data la particolarità delle curve in appoggio, è un tracciato che potrebbe favorire la Mercedes.
Una particolarità che avremo quest’anno – che personalmente ritengo discutibile – è l’aggiunta di una terza zona DRS. Niente di nuovo, se vogliamo, all’apparenza. Abbiamo già visto altre zone DRS aggiungersi nel corso di quest’anno. La particolarità di questa, però, è che la zona introdotta è sul rettilineo dei box ed arriva fino alla fine di curva 2, comprendendo quindi due curve (e un cambio di direzione) ad alta velocità. L’ala quindi potrebbe – a discrezione dei piloti – rimanere spalancata anche in curva, per la prima volta da quando il – famigerato – dispositivo è stato introdotto. Preoccupazioni per la sicurezza? Chissà. Forse. Anche se le vie di fuga in quei punti sono molto ampie. Da capire se i piloti vorranno affrontare quel tratto di circuito con un carico aerodinamico cosi ridotto, al fine di guadagnare decimi sul tempo sul giro. Di sicuro è che difficilmente potremo vedere ali aperte nelle prime fasi di gara, a serbatoi completamente carichi.
Per questo appuntamento e data la conformità dell’asfalto assolutamente abrasivo, Pirelli, oltre alle mescole Medium e Soft, porterà al debutto stagionale le gomme Hard, quest’anno di colore Ice Blue. Attenzione a non confonderci con le Rain in quanto la differenza cromatica è davvero minima. Le due Ferrari hanno scelto dei set di gomme esattamente come ha fatto Hamilton, con un solo set di hard. Parola alla pista, con le prime prove libere di domattina. La gara, invece, scatterà alle 15:10 di domenica, ora italiana.
Francesco Svelto