Leo Turrini è intervenuto ai microfoni di Pit Talk. L’opinionista di Sky ha parlato del GP d’Austria con entrambe le Ferrari sul podio e della brillante prestazione di Raikkonen giunto davanti a Vettel, senza nessun ordine di scuderia dal muretto box nel finale di gara.
Leo Turrini quando si parla della Ferrari dice sempre la sua nel bene o nel male. Il giornalista di Sassuolo è intervenuto nel corso della puntata n° 147 di Pit-Talk, parlando ovviamente del risultato della Scuderia Ferrari nel GP d’Austria.
Il team di Maranello dopo pochi giri dall’inizio della gara sembrava già spacciato, con le due Mercedes davanti, e le rosse ad inseguire le Red Bull. Poi le cose nel corso del GP sono state stravolte, con le due Mercedes fuori dalla corsa, ed entrambe le Ferrari a podio, con Raikkonen secondo davanti a Vettel. Nessuno avrebbe mai pensato ad una rossa a fine gara in testa in entrambe le classifiche per come si erano messe le cose al via, Leo Turrini compreso.
Ci vorrebbe forse da parte di tutti, me compreso, un filo di equilibrio in più nel valutare le cose.
L’unico rammarico per la Ferrari resta quella di non aver centrato la vittoria del GP, dato che entrambe le Mercedes erano fuori dai giochi.
Però in un mondiale di F1 equilibrato come quello di quest’anno, dove Ferrari, Mercedes e Red Bull hanno tre vittorie a testa, nessun GP sino a questo momento della stagione è tutt’altro che scontato. Ed un doppio podio come quello dell’Austria, per la Ferrari vale come una vittoria.
Come ribadito da Turrini, il mondiale 2018 è bellissimo, con Vettel tornato nuovamente leader della classifica piloti con un punto di vantaggio sul rivale Hamilton. Parlando del tedesco della Ferrari, Turrini prende le difese del ferrarista, spesso criticato dagli addetti ai lavori ogni qualvolta commette anche il minimo errore.
Vettel vince in Canada ahhh, l’erede di Gilles e di Schumi. Fa un errore in partenza in Francia, un babbeo totale che non sa partire. Parliamo di uno che ha vinto quattro campionati del mondo, come si fa a dire che non è in grado di governare la tensione.
In Austria per come si erano messe le cose in qualifica, vale come una vittoria questo podio conquistato da Vettel. Anche se il tedesco si è detto rammaricato per la mancata vittoria del GP, ha regalato al pubblico in pista ed a quello davanti ai televisori un sorpasso meraviglioso ai danni di Hamilton.
Un sorpasso che significa molto di più di quel terzo posto conquistato da Vettel, bensì un sorpasso che sta a significare che Hamilton questo mondiale dovrà sudarselo ancor di più rispetto a quello 2017.
Poi lo stesso Turrini ha voluto dire la sua su Kimi Raikkonen. Il finlandese con la gara dell’Austria ha ricordato a tutti cos’è capace di fare in pista a quasi quaranta primavere. Innanzitutto “Iceman” ha fatto una partenza a dir poco incredibile, con il finlandese capace di infilarsi tra le due Mercedes. Poi molto bello il sorpasso per riprendersi la posizione persa a favore di Ricciardo, ed a fine gara il più veloce in pista con un ritmo forsennato. Ecco, chi continua a dare spacciato Raikkonen dovrebbe rifare i propri calcoli.
Raikkonen è terzo nel mondiale con 101 punti. Ha due zeri non imputabili a lui. E’ totalmente in lotta per vincere il campionato.
Leo Turrini dice che ben venga qualora arrivi Charles Leclerc alla Ferrari nel 2019 al posto di Raikkonen.
E’ una scelta logica ed intelligente quella del team di Maranello in ottica futura, su questo non ci piove. Quello che è assurdo secondo Turrini è il fatto che si continui a sparare a zero su Raikkonen anche quando fa delle cose strepitose in pista, pur di far arrivare quanto prima Leclerc.
Poi lo stesso Turrini ha voluto commentare le voci che avrebbero voluto un ordine di scuderia in casa Ferrari. In pratica Raikkonen secondo alcuni in ottica mondiale avrebbe dovuto cedere la posizione a Vettel, dopo che il finlandese è sempre stato davanti al tedesco.
Raikkonen è stato tutta la gara davanti a Vettel, è andato fortissimo. E gente che dice di amare la Ferrari, l’automobilismo e la F1, sostiene che bisognava mettergli davanti Vettel con un ordine di scuderia. Allora scusate, ma occupatevi dei mondiali di calcio.
Turrini ha poi citato l’episodio dello scorso anno in Ungheria, quando Hamilton restituì nell’utlimo giro del GP la posizione al team-mate Bottas, dopo che il finlandese fece passare Hamilton nel tentativo di andare ad attaccare le due Ferrari.
Tornando al GP d’Austria, quei tre punti in più per Vettel potrebbero pesare a fine campionato, però dall’altra sarebbe stato scorretto nei confronti di Raikkonen farlo arrivare dietro al tedesco.
Ed è giusto che il muretto box di Maranello non abbia dato nessun ordine di scuderia, lasciando i loro due piloti liberi di correre.
Giustamente siamo appena alla nona gara del mondiale, ed è troppo presto per dare degli ordini di scuderia. Magari nella seconda parte della stagione qualora ce ne fosse bisogno, il muretto box della Ferrari potrebbe ricorrere ad un ordine di scuderia. Però adesso è giusto così, ovvero lasciare i piloti liberi di correre. Poi vedere Raikkonen così in forma, fa sempre bene non solo alla Ferrari, ma a tutta la F1.
Alberto Murador