Mercedes non si aspettava una Ferrari così forte

La Ferrari ha fatto un’impresa vincendo il GP di Gran Bretagna, battendo sulla pista di casa la Mercedes. A tale proposito, Franco Nugnes è intervenuto ai microfoni di Pit Talk elogiando il lavoro svolto dal team di Maranello, e parlando dei fatti accaduti a Silverstone.

La Ferrari ha ottenuto una splendida vittoria sul circuito di Silverstone, ovvero nel feudo della Mercedes. La casa tedesca era da ben cinque anni che vinceva in Gran Bretagna, quindi questa vittoria ha un significato importante nel team di Maranello. Quest’ultimo GP ha dimostrato che la Ferrari allo stato attuale è la vettura da battere. Sull’argomento è intervenuto ai microfoni di Pit Talk Franco Nugnes.

Nugnes ha subito precisato che il team di Maranello non è dovuto ricorrere ad un grande step come quello portato dalla Mercedes in questi ultimi GP. La rossa ha sempre portato dei piccoli upgrade GP per GP, senza mai stravolgere la monoposto. Cosa che ha fatto invece la Mercedes.

A mio parere la Ferrari non ha avuto bisogno di uno sviluppo enorme come c’è stato da parte della Mercedes in Austria, ed in Francia (motore ndr) per fare un grosso salto di qualità.

Secondo il direttore di Motorsport.it la Ferrari riesce ad essere più efficace in pista rispetto alla Mercedes, anche perché il più piccolo aggiornamento che viene portato da Maranello funziona subito nella SF71-H.

La sconfitta non è stata presa per niente bene in casa Mercedes, facendo riferimento all’episodio che ha visto coinvolto l’uomo del team di Brackley James Allison. L’inglese della Mercedes ha duramente criticato la manovra di Raikkonen al via nei confronti di Hamilton. Ed Allison ha usato parole molto pesanti nei confronti del ferrarista, innescando una grande polemica nel post gara. Le stesse parole sono state poi riportate dal team principal della Mercedes Toto Wolff ai microfoni di Sky Uk.

Credo che ci sia stata una pessima caduta di stile da parte di Toto Wolff, che ha riportato una reazione a caldo del muretto.

Nugnes sostiene che ci sta una reazione a caldo da parte del muretto, soprattutto dopo aver subito una sconfitta nel GP di casa. Questa volta la situazione è sfuggita di mano a Toto Wolff, solitamente molto abile nel gestire le dichiarazioni dei suoi uomini all’interno della Mercedes. Ma l’austriaco riportando le parole dette da Allison ai microfoni di Sky ha fatto una magra figura.

Il tutto mostra una gran debolezza psicologica da parte degli uomini delle “Frecce d’argento”, mai così sotto pressione nell’era delle power-unit.

In quattro anni la Mercedes ha dominato i campionati senza che nessuno gli facesse mai veramente il solletico. Adesso che c’è un attacco vero, cominciano a mostrare i segni di un nervosismo che è più che latente.

Quando si è così abituati a vincere ci si tende a rilassare troppo prima o poi. Forse la Mercedes non si aspettava una Ferrari così forte in pista.

Gli uomini della casa tedesca tra le altre cose, erano convinti di avere ancora quello strapotere nei confronti del team di Maranello sul fronte power-unit. Ma la Ferrari è riuscita a recuperare il gap di potenza nei confronti della Mercedes.

Questa superiorità di motore non esiste più. E’ stata completamente azzerata. Chi più ha pagato la mancanza della regola sul consumo dell’olio è stata la Mercedes. Inoltre credo che il motore sia arrivato ad un limite di sviluppo.

Nugnes poi ha affermato che Wolff insiste sul congelamento dei motori per il prossimo biennio, proprio per il motivo che la power-unit Mercedes è forse giunta al limite dello sviluppo. Un congelamento dei motori per il prossimo biennio garantirebbe alla Mercedes non tanto nel perdere il vantaggio tecnico nei confronti della Ferrari, bensì il rischio che la power-unit di Maranello possa fare la differenza nei confronti del Mercedes.

Poi l’argomento trattato è stato quello relativo ai festeggiamenti via radio da parte di Vettel dopo aver tagliato il traguardo. Nugnes sostiene che ogni pilota quando vince è libero di festeggiare come vuole, un po’ come fanno i calciatori in campo.

Anzi tutto ciò è un bene per la visibilità della F1, con i piloti che dimostrano di avere personalità anche al di fuori della pista.

Per esempio la reazione di Hamilton a fine gara nell’accusare Raikkonen di averlo speronato di proposito al via ci sta. Perché anche tra i piloti viene fuori la natura umana. Ma chi non è in pista a guidare le monoposto non può giudicare più di tanto.

Non lo possono pensare Allison e Toto Wolff che i filmati li hanno visti e conoscono bene Raikkonen. Forse dei venti del mondiale è quello che neanche ci pensa a tirare una macchinata all’avversario.

Ciò nonostante Nugnes sostiene che i dieci secondi di penalità dati a Raikkonen sono pochi, poiché il finlandese della Ferrari non ha perso tante posizioni. Hamilton invece dopo la ruotata di Raikkonen è dovuto ripartire dall’ultima posizione. Sarà interessante vedere quello che accadrà nel prossimo GP di Germania tra due settimane. Da una parte sarà il GP di casa per la Mercedes, ma ad Hockenheim il pubblico sarà presente per sostenere pure Vettel e la Ferrari.

Per ora l’ascia di guerra tra Ferrari e Mercedes è stata momentaneamente deposta, anche se la sensazione è quella che gli episodi di Silverstone ravviveranno tutto il resto del mondiale. Un mondiale che ha ancora tanto dare sia in pista, che fuori.

Alberto Murador