Austria, la Haas si siederà tavola coi migliori

La Haas torna ad affacciarsi alle posizioni che contano. La crescita della power unit Ferrari, unita a un pacchetto telaio-aerodinamica di buon livello, ha portato a questo risultato che il team Italo-americano attendeva da tempo.

La Haas aveva ottenuto risultati eccellenti due anni fa, al debutto, ma poi aveva stentato a riconfermarsi. Il team ha dovuto affrontare tutte le difficoltà di un team appena nato, in una F1 dove la soglia di ingresso è a dir poco impervia. Quest’anno il team di Gene Haas si sta confermando di gara in gara come uno dei pretendenti al titolo di “migliore degli altri”.

Questo buon risultato è stato anche frutto di una gara fortunata. Alla partenza Grosjean e Magnussen hanno capitalizzato l’ottima posizione di partenza, per poi consolidarsi a ridosso dei primi. Qui sono cominciati i “regali”: il ritiro di Bottas e poi di Ricciardo per rottura del cambio, e il successivo ritiro di Hamilton per la rottura della power unit. Le due Haas si sono così trovate a chiudere la gara ai piedi del podio, con Grosjean quarto e Magnussen quinto.

Soprattutto Grosjean aveva bisogno di questo risultato, dopo una prima parte di stagione in cui non ha visto neanche un punto. Contrastare team come la Renault sarà difficile nel lungo termine, ma ma la partnership tecnica con Ferrari e Dallara si sta dimostrando vincente. Tanto che anche la Mercedes ha pensato di copiare questa sinergia…

Marco Bottamini
Marco Bottamini
Seguo la F1 dal 2000, GP di Suzuka... Da allora, il mio amore per la regina del motorsport è diventato indissolubile. Ogni domenica è un rito, un brivido, un'emozione, sull'onda della velocità.

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