Austria: disastro Mercedes, doppio ritiro per Hamilton e Bottas

Lewis Hamilton Mercedes

Giornata nera per la Mercedes al Red Bull Ring, protagonista in negativo con il doppio ritiro di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas per problemi di affidabilità. Nel Gran Premio d’Austria le frecce d’argento sembravano avviate verso l’ennesima doppietta, quando la rottura del cambio del finlandese ha dato il via ad una serie di problemi che hanno portato al calvario del campione del mondo in carica.

di Marco Santini

A mancare nel weekend austriaco non è stata la performance, con la prima fila in qualifica monopolizzata ancora una volta dalle frecce d’argento grazie alla pole position di Bottas ed al secondo posto di Hamilton. I punti però si fanno in gara, ed è proprio lì che a venir meno è stata l’affidabilità e probabilmente anche la lucidità al muretto. I guai sono cominciati al giro 14 quando Bottas, che era saldamente in seconda posizione a supportare la fuga del compagno, è stato costretto al ritiro per un problema al cambio. La situazione di Virtual Safety Car che ne è scaturita ha trovato impreparati i tecnici Mercedes che hanno lasciato Hamilton fuori in pista, unico tra i top driver, perdendo così l’opportunità di ridurre il tempo da perdere per la sosta.

Così, quando al giro 25 l’inglese si è fermato è stato costretto a rimontare dalla quarta posizione, davanti a Vettel di un soffio e dietro Verstappen, Ricciardo e Raikkonen. Gli attacchi del quattro volte campione del mondo non sono stati però sufficienti, con un rapido degrado delle gomme soft che lo ha portato a subire un attacco da Vettel, rinvigorito da una Ferrari che seppur con pneumatici più vecchi non sembrava soffrire degli stessi problemi di graining riscontrati da Mercedes e Red Bull. In una gara che sembrava quindi già fortemente compromessa dalla strategia è arrivata la mazzata finale, quando Lewis è stato costretto a sua volta a fermare la vettura in pista a causa di un non meglio specificato problema tecnico.

Gli avvenimenti di gara sembrano davvero imprevisti alla corte di Stoccarda: l’introduzione della nuova specifica di Power Unit era stata volutamente rinviata lo scorso mese proprio per evitare i problemi di affidabilità riscontrati al banco, ma la vittoria al Paul Ricard sembrava aver fatto dimenticare questo tipo di voci. Non è ancora noto se e in quale misura i problemi riscontrati in gara siano correlati all’introduzione della nuova PU, ma in ogni caso fa riflettere vedere come le frecce d’argento continuino ad avere grossi problemi di gestione delle Pirelli P Zero: se è vero che le tre gare con gomme a battistrada ridotto sembrano aiutare il team di Brackley, è altrettanto vero che le restanti gare estive potrebbero portare più di qualche grattacapo a Toto Wolff e soci. La scarsa lucidità mostrata in occasione della Virtual Safety Car ha mostrato inoltre il fianco di una squadra che probabilmente è arrivata troppo confidente all’appuntamento di Spielberg. Non siamo ancora a metà campionato, ma Hamilton e Vettel continuano ad alternarsi in testa al mondiale, con il tedesco che approfitta dello zero di inglese per tornare a guidare la classifica. Inoltre, è la Ferrari ad andare in testa al campionato costruttori, per la prima volta quest’anno, cosa che porterà Niki Lauda in primis a farsi più di qualche domanda sull’esito di questo fine settimana in Austria. Il doppio ritiro per cause tecniche è una novità assoluta in casa Mercedes: l’affidabilità è sempre stata un punto chiave nell’era ibrida ed è costata alla Ferrari il mondiale lo scorso anno nel trittico asiatico, aspettiamoci perciò un maggiore focus su questo campo per quanto riguarda le novità che verranno apportate nelle prossime gare dai tedeschi.