Il circuito Paul Ricard, a Le Castelet, è una magnifica pista. Con spazi di sicurezza unici al mondo garantisce margini di sicurezza formidabili che possono spingere a tentare.
Nel caso di Sebastian Vettel le cose sono andate alla rovescia. Pur spendo che ai lati della pista non ci sono né i guard-rail di Monaco o i muretti del Canada, né gli alti cordoli di Monza o di altre piste non solo europee, ha rischiato forse più del dovuto in partenza sapendo che comunque c’era margine di sicurezza. Ma poi non lo ha utilizzato. Se avesse sfruttato lo spazio sulla sua sinistra passando sulle strisce blu, colpendo anche il paletto della via di fuga, beccava forse un richiamo della Direzione gara o una leggera penalità, ma la sua battaglia con gli avversari del Mondiale non sarebbe stata compromessa. Un paio di posizioni da recuperare per rientrare nel vivo della battaglia con Hamilton e Verstappen e la corsa avrebbe avuto un’altra storia, E così pure quella del Campionato.
Poi, la bella rimonta ci ha rivelato le sue grandi doti di pilota e la forza della Ferrari, ma quell’errore lo ha penalizzato nella corsa al titolo.
Non è facile prendere una decisione così in una frazione di secondo, ma in Formula 1 il cervello dei piloti deve marciare alla stessa velocità delle macchine.
Da questo Gran Premio, però, vorrei partire con la valutazione della classifica di serie B, analizzando la lotta interessante e spesso trascurata fra le scuderie della fascia che non può aspirare al Mondiale Costruttori.
Consideriamo Mercedes, Ferrari, Red Bull e Renault squadre di serie A (per risultati o per l’impegno ufficiale delle relative aziende che stanno alle spalle dei team ). Allora In testa alla classifica della serie B troviamo la McLaren con 40 punti davanti alla Force India con 28, alla Haas con 27, la Toro Rosso con 19, la Sauber con 13 e la Williams con 4. La Haas con Magnussen, ha dunque superato la Toro Rosso, nonostante l’ennesima delusione di Grosjean; la Sauber beneficia ancora una volta sulla continua e crescente bravura di Leclerc, mentre la Force India appare in crisi ( e per Ocon si sta cercando una nuova sistemazione ). Per la Toro Rosso c’è stata una battuta d’arresto e questo preoccupa in prospettiva 2019 la Red Bull con il motore Honda. Di nuovo a secco la McLaren: non riesce a dare ad Alonso ( ritirato ) un’auto dignitosa, e Van Doorne con quell’auto fa ben poco.
Beh, nella classifica di serie B succedono più variazioni che in serie A, dove la Mercedes, con quel diavolo di Hamilton rafforza la sua leadership.
Appuntamento a Zeltweg.