Pole e vittoria, dominio Ferrari. Vettel vince il GP del Canada e agguanta di nuovo la leadership mondiale. E’ una vittoria che pesa tantissimo, conquistata su una pista in cui nell’era ibrida la Mercedes dominava da anni.
Vettel e la Ferrari in Canada centrano una vittoria fantastica. Qui la Ferrari non vinceva dal 2004 ma soprattutto dal 2015 quello di Montreal era un fortino Mercedes. I lunghi rettilinei del Canada sono sempre stati terreno ideale per l’imbattibile power-unit Mercedes e proprio per questo la vittoria di ieri assume un valore particolare.
La Ferrari ha dominato e vincendo con Vettel ha riconquistato la testa del campionato piloti. La Mercedes di Bottas non ha mai impensierito sul serio Vettel mentre Hamilton non ha potuto essere incisivo causa problemi al motore.
Se a Monaco la Ferrari era apparsa attendista, più preoccupata a star davanti ad Hamilton che a vincere la gara qui a Montreal Vettel non ha lasciato briciole. Prestazione al top della macchina e del pilota, scacco matto nei confronti di Hamilton, diretto avversario nel mondiale in difficoltà per il secondo GP di fila. Ora la Ferrari può pensare in grande.
Il valore di questa vittoria è dato dal mondo in cui è arrivata. Venerdì la Ferrari sembrava in alto mare, ha lavorato, cambiato varie regolazioni, trovato un assetto perfetto valso la pole del sabato e la vittoria della domenica. La power unit Ferrari è potente ed anche affidabile. Mercedes pare in affanno.
Delle vittorie Ferrari di Vettel questa del Canada a mio giudizio è la più importante. Non è arrivata su una pista amica come Monaco o Budapest dove contano il pilota e il telaio, è arrivata là dove più di tutto conta la pura efficienza del motore. Area in cui Mercedes è sempre stata l’avanguardia di una F1 da ieri non più tinta solo d’argento ma anche di rosso Ferrari.

Nota stonata la prestazione di Kimi Raikkonen. Anche lui come Hamilton non poteva contare su pezzi nuovi di fabbrica ma di certo tra l’errore decisivo del sabato in qualifica e la poca aggressività mostrata in gara il finlandese non ha dato a Vettel il supporto necessario. Doveva togliere la posizione ad Hamilton, non ci è riuscito.
Ora Vettel ha un punto di vantaggio su Hamilton. Un nulla in termini numerici, tantissimo in termini psicologici. La Ferrari ha ribaltato il pronostico e ora può guardare al futuro con la consapevolezza di essere una monoposto fortissima. Da battere.