Austria, per Vettel e la Ferrari arriva un macigno

Sebastian Vettel penalizzato per aver ostacolato Sainz in Q2. Tre posizioni di penalità e un Gran Premio in Austria tutto in salita.

di Giulio Scaccia

Una decisione e una disattenzione che potranno pesare come macigni. Sebastian Vettel aveva illuso i tifosi Ferrari nelle PL3, precedendo di un soffio Lewis Hamilton. Ma qui in Austria, la combinazione nuovo pacchetto aerodinamico e motore evoluzione 2 portato dalla scorsa gara hanno reso la Mercedes irragiungibile.

La Mercedes monopolizza tutta la prima fila, pole positione per Bottas, secondo Hamilton. Le Ferrari di Vettel e Raikkonen in ritardo rispettivamente di 0″334 e 0″530, che non è pochissimo, considerando la brevità del circuito di Spielberg.

Sebastian Vettel al termine delle prove ha così commentato la sua prova e la successiva fase di investigazione da parte dei commissari:

Il team non mi ha detto che Carlos stava arrivando, forse non se ne sono accorti neanche loro, non l’ho visto negli specchietti, mi scuso con lui: mi sono un po’ arrabbiato perché non me l’hanno detto dai box, però non credo che la cosa mi abbia compresso nell’ultimo tentativo. È chiaro che non è stato facile mettere insieme il giro. Ho fatto un errore nel primo, avevo qualcosa in più da dare ma non ce l’ho fatta a recuperare e congratulazioni a Bottas. Non avevamo il passo degli altri, ma la macchina è forte e domani avremo delle possibilità.

In realtà Vettel ha guidato bene, al netto della disattenzione e la Ferrari sembra di un pelo inferiore alla Mercedes.

I commissari hanno sanzionati di tre posizioni Vettel, in quanto, pur non in totale buona fede ed essendo anche scagionato da Sainz, ha rallentato troppo pur rimanendo in traiettoria.

Un mondiale dagli equilibri sottili, rischia di prendere un ulteriore indirizzo verso la Mercedes.

Oggi Vettel poteva stare maggiormente attento. Come forse domenica scorsa in partenza nel Gran Premio di Francia. Due penalità pesanti, frutto di errori evitabili.

Domani in gara sarà dura.