Sabbatini su questione Pirelli: “Il punto è la mescola, non il battistrada!”

Alberto Sabbatini, intervenuto a Pit Talk, ha ribadito come la Ferrari a Barcellona probabilmente ha sofferto soprattutto la mescola Pirelli e non il battistrada ribassato. Secondo il direttore di Auto, inoltre, è probabile che soltanto la vettura di Vettel abbia potuto soffrire di un bilanciamento errato. 

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di Francesco Svelto |

Il tema delle modifiche alle Pirelli per il GP di Spagna è stato al centro di ogni dibattito occorso negli ultimi giorni. E sarà destinato ad restarci, almeno per un altro bel po’. Ai tifosi della Ferrari ma non solo, non è andato giù il fatto che il costruttore di pneumatici milanese abbia deciso di cambiare a stagione in corso la costruzione delle gomme abbassandone il battistrada di 0.4 mm (apparentemente un’inezia) per appositamente per il quinto round stagionale in terra catalana.

Come abbiamo più volte ribadito, questa minimale riduzione, però, in un contesto estremo e dalle prestazioni assolute come la F1 ha fatto si che si risolvesse un problema di sicurezza legato all’eccesso di blistering riportato da più o meno tutti i team – Mercedes in primis – nei test di fine febbraio sulla stessa pista che, ricordiamo, furono però affrontati con temperature decisamente inferiori rispetto a quelle che abbiamo avuto domenica.

Questione di sicurezza, quindi, la motivazione ufficiale per cui Pirelli ha chiesto – e ottenuto – questo cambiamento che, d’altra parte, ha portato anche i team a lavorare con gli pneumatici che esercitavano temperature nettamente differenti (inferiori) rispetto a quanto visto finora, mandando qualcuno – leggasi Ferrari su tutti – a perdere la bussola relativamente agli assetti, uscendo  spesso dalla finestra ottimale di esercizio degli pneumatici. 

Questa in estrema sintesi è stata la questione del weekend. E si potrebbe ripetere anche nei prossimi weekend inglese e francese, quando Pirelli porterà di nuovo questa modifica agli pneumatici. In tutti gli altri appuntamenti, invece, la costruzione resterà la stessa vista da inizio stagione. 

Sull’argomento, nella puntata nr. 14o di Pit Talk, è intervenuto Alberto Sabbatini che ha ribadito come non sia stato il massimo modificare le regole del gioco a stagione in corso ma che, allo stesso tempo, c’è un motivo: “Pirelli, nei test di Barcellona di febbraio, ha riscontrato i famosi problemi di blistering ma non era convinta che la colpa era delle gomme bensì delle nuove macchine e dei nuovi assetti. Hanno aspettato la prima gara ma tali problemi non si sono ripresentati ed hanno concluso che la causa del blistering era legata all’asfalto di Barcellona (rifatto durante lo scorso inverno, n.d.r.) per cui hanno deciso di assottigliare tutte le mescole!”.

 

Sabbatini però ha ribadito come tale modica non abbia cambiato il comportamento della mescola: “I comportamenti delle gomme non cambiano. La mescola rimane quella nonostante sia più sottile, e offrono tutte sempre lo stesso grip. Il battistrada più sottile, però, abbassa le temperatura di esercizio!”.

Le temperature di esercizio, quindi, come punto chiave dell’improvviso picco delle prestazioni Ferrari in Spagna? “La Ferrari ha avuto difficoltà di messa a punto, soprattutto con Vettel. Raikkonen non aveva ancora cambiato le gomme e non è detto che poi abbia potuto avere i problemi di Vettel. Forse era solo un problema legato alla vettura del tedesco!”.

Cosa potrà succede, quindi, in vista dei due appuntamenti futuri durante i quali Pirelli porterà nuovamente gli pneumatici col deficit di battistrada? “Queste gomme assottigliate verranno portate sulle altre due piste su cui l’asfalto è stato rinnovato (Silverstone e Le Castellet). Il tema però è sempre la mescola, non la quantità di battistrada. A Silverstone, per esempio, ci saranno le dure!” .

E questo per la Ferrari chissà che non rappresenti un vantaggio, vista la difficoltà a far lavorare le mescole più morbide della gamma.

Francesco Svelto