Il weekend del gran premio di Montecarlo inizia con un brindisi a base di bibite. Il giovedì di Montecarlo infatti è sotto l’egida Red Bull. Nel principato si scommetteva sul rosso o sul nero, invece è stato il blu a farla da padrone, con una prima fila virtuale occupata da Daniel Ricciardo e Max Verstappen. L’australiano si prende lo scettro del più veloce in entrambe le sessioni, l’olandese, graziato dalla Fia e dalla buona sorte, è subito in scia.
Il Giovedì delle libere di Montecarlo è appannaggio Red Bull. Un indiavolato Ricciardo vola sulle stradine tortuose del principato mettendo in riga le ambizioni di Hamilton e le speranze di Vettel. Fin dalle libere 1 la scuderia anglo austriaca ha dettato legge, dimostrando di non patire eccessivamente fenomeni di graining sulla mescola hypersoft, la più morbida e performante del lotto. Lewis Hamilton, terzo al mattino, è riuscito a contenere il distacco al di sotto di 4 decimi, mentre le due Ferrari erano distanziate di quasi un secondo.
Ottima prova anche per Max Verstappen, che ottiene il secondo tempo in entrambe le sessioni, ma, come d’abitudine, ci regala qualche brivido. Nel corso della mattinata infatti l’olandese si rende autore di una manovra che ha fatto molto discutere. Dopo un lungo a Sainte Devote decide di rientrare in pista in retromarcia mentre sopraggiungono altre vetture capeggiate dalla Ferrari di Vettel. Il tedesco evita la collisione cambiando repentinamente la traettoria e Verstappen viene messo sotto inchiesta. La Fia deciderà poi di non comminare alcuna sanzione in quanto la manovra è stata certamente imprevista, ma eseguita in regime di bandiere gialle, dunque i piloti che seguivano erano avvisati del potenziale pericolo e dovevano prestare la massima attenzione. Nel pomeriggio invece è la volta di un contatto sfiorato con Grosjean: fortunatamente entrambi i piloti non hanno subito danni.
Le libere 2 vedono svettare Ricciardo con l’incredibile crono di 1’11″841, nuovo record non ufficiale della pista, inseguito da Verstappen con un distacco di circa due decimi. Sebastian Vettel agguanta il terzo posto, distanziato di oltre mezzo secondo. Hamilton e Raikkonen chiudono la top five a poco più di un decimo dal tedesco.
Tuttavia la Ferrari, pur senza marcare tempi record, ha impressionato nella simulazione del passo gara, con Vettel capace di girare stabilmente attorno all’ 1’15”. La Mercedes invece, al netto del talento di Lewis Hamilton, non si è dimostrata particolarmente performante né sul giro veloce, né in ottica gara, con Valtteri Bottas attardato e incapace di andare oltre il sesto tempo.
Dopo la consueta pausa del venerdì, vedremo se la Red Bull riuscirà a ripetere le sue strabilianti prestazioni agguantando la pole position e festeggiando nel migliore dei modi il 250° Gran Premio disputato. Nel frattempo Ricciardo si gode il momento, in attesa di indossare la corona di vincitore. E chissà che questa volta Montecarlo non lo ripaghi della cocente delusione del 2016 regalandogli un trionfo che merita.