Fernando Alonso dichiara le sue aspettative alla vigilia del Gp di Spagna, la gara di casa. La McLaren ha portato aggiornamenti ma i miracoli non esistono, almeno in Formula 1.
di Giulio Scaccia
Alonso, pilota di altri tempi. Impegnato tutti i week end, tra Formula 1, Indy e Wec. Lo spagnolo domenica scorsa ha vinto la 8 ore di SPA, ed è la prima volta che trionfa sulle Ardenne, cosa che non gli è mai riuscita nella massima serie.
Una vittoria con la Toyota che dà morale, visto che il primo gradino del podio mancava da tanto tempo. A Barcellona Fernando ha vinto la sua ultima gara, con la Ferrari, nel 2013. E’ passato tanto tempo da allora, una vita.
Le speranze per Fernando Alonso in questo 2018 erano, come al solito, ben altre. La McLaren fino ad ora ha deluso, in prova soprattutto. In gara un po’ l’esperienza e l’astuzia del pilota di Oviedo, un po’ qualche situazione fortunata, hanno permesso di limitare i danni. Ma il podio è molto lontano. La McLaren MCL33 ha sofferto di problemi di gioventù nelle prime prove a Barcellona e questo ha rallentato gli sviluppi. Per questo week end è previsto un pacchetto evolutivo che riguarda il muso, i flussi sotto di esso e i deviatori laterali delle pance. Le modifiche vertono a migliorare l’avanzamento aerodinamico, uno dei punti deboli della MCL33.
Alonso racconta le sue aspettative:
So che ci sono degli aggiornamenti in arrivo, ma sappiamo anche che non esiste la bacchetta magica che
ci spingerà davanti nel giro di una notte. In fabbrica hanno lavorato molto e resta ancora tanto da fare, Barcellona è l’opportuna per valutare alcune cose nuove, scoprire dove siamo e definire la direzione da prendere con lo sviluppo della macchina nel prosieguo della stagione.
L’asturiano ha ancora tantissimi tifosi che aspettano le sue prestazioni.
Vedremo se la McLaren riuscirà a supportarlo, almeno per avvicinarlo alle posizioni che contano.