Se da una parte avevamo annunciato con ampio margine che a Barcellona quest’anno non avremmo visto grosse modifiche aerodinamiche e nuovi pacchetti specifici a cambiare e ad apportare nuovi cambiamenti ci ha pensato la Federazione Internazionale insieme alla Pirelli, intervenendo, una sull’olio, e l’altra sui pneumatici.
A parte la McLaren che il suo musetto avveniristico e la Ferrari con i suoi specchietti ed aletta sull’Halo a Barcellona non si sono viste grosse novità. Quella della rossa poi ha fatto parlare di se più per le nota questione dell’irregolarità o meno, di cui abbiamo parlato qui https://www.f1sport.it/2018/05/flap-sullhalo-ferrari-irregolare-ok-per-lo-specchietto/ che dell’effettivo guadagno che questa possa effettivamente portare alla vettura.
A spostare forse gli equilibri in pista è stata invece la Federazione con la sua Direttiva Tecnica che chiarisce e ribadisce che non sono permessi rabbocchi di olio durante nessuna sessione di qualifica, colpendo forse chi aveva destato qualche sospetto da parte degli avversari, ovvero: la Ferrari. Sarà un caso ma nuovamente la Mercedes è sembrata volare in Q3 al contrario della Rossa che invece non è riuscita ad essere prestazionale come le frecce d’argento. Certamente le scelta delle gomme ha influito, con la rossa su soft (scelta dettata forse da un comportamento migliore di questa mescola sulla SF71H rispetto alle SS) mentre le Hamilton e Bottas hanno preferito le Supersoft.
E si le gomme… Guarda caso altra variabile cambiata questo fine settimana da Pirelli, con un abbassamento del battistrada di 0,4mm che a quanto pare (e questo non ci convince) riduce le temperature e elimina il fastidioso effetto blistering manifestatosi sulla Mercedes proprio qui a marzo nel corso delle prove invernali.
Due variabili non da poco. Corretto non corretto non sta a noi dirlo certo che sono due strane coincidenze e non resta che attendere la gara per il responso finale e attendendo il sempre ottima passo gara che la Ferrari quest’anno dimostra avere in ogni GP.