La FIA ha approvato il pacchetto aerodinamico del 2019 per favorire i sorpassi in pista, nonostante diversi team si siano opposti.
Il Consiglio Mondiale della FIA ha approvato nella giornata di ieri una serie di modifiche al pacchetto aerodinamico in ottica 2019. L’obiettivo è quello di favorire i sorpassi in pista tra le monoposto, argomento delicato soprattutto in questo inizio di mondiale; dopo i pochi sorpassi visti nel round inaugurale di Melbourne.
La votazione ha avuto luogo nell’ultimo giorno utile per apportare modifiche tecniche per la prossima stagione, senza aver bisogno dell’unaminità da parte di tutte le scuderie presenti in F1.
Inizialmente a favore della proposta da parte della FIA c’era solo la Williams, poi anche Mercedes, Force India e Sauber si sono aggregate al team di Grove.
Stando ad indiscrezioni nel votare contro queste modifiche al regolamento aerodinamico in ottica 2019 sono state Ferrari, Red Bull, McLaren, Toro Rosso e Haas.
Questo pacchetto di novità al regolamento aerodinamico comprendono innanzitutto un’ala anteriore semplificata con meno appendici. Poi la brake-duct non dovrà più avere elementi aerodinamici, e l’alettone posteriore dovrà avere dimensioni leggermente più ampie per rendere più efficace l’uso del DRS per la vettura che tenta il sorpasso.
La FIA con questo pacchetto aerodinamico da introdurre nel 2019 ha due obiettivi precisi: prima di tutto penalizzare di meno la monoposto che segue quella davanti a se, ovvero migliorare l’effetto scia. Il secondo obiettivo è quello di un abbassamento dei costi grazie ad appendici aerodinamiche meno complesse di quelle attuali.
La domanda che ci si pone è questa; saranno realmente efficaci queste modifiche al regolamento tecnico per vedere più sorpassi in pista? Prima della gara inauguarale del 2019 sarà impossibile avere delle risposte. La soluzione reale è ben oltre qualche modifica regolamentare di livello aerodinamico.
La FIA invece dovrebbe concedere maggiori possibilità di sviluppo agli ingegneri nella realizzazione delle vetture, per rendere più diverse possibili le monoposto l’una dall’altra.
Oggi purtroppo le vetture del circus si assomigliano talmente tanto tra loro tanto da sembrare più delle monoposto monomarca in stile Indycar, piuttosto che delle auto di F1. Ma la FIA questo lo sa eccome, anche se sembra non capire questo semlice concetto.
Alberto Murador