Il Gran Premio del Bahrain 2005 si svolge in una atmosfera particolare. Vediamo il perché.
La stagione di F1 2005, si presenta agli appassionati con l’ennesimo cambio regolamentare volto a frenare, se non addirittura eliminare, lo strapotere Ferrari, autentica dominatrice dal 2000 al 2004.
Il nuovo regolamento ha nel divieto di cambiare le gomme il suo apogeo, favorendo senza dubbio i team gommati Michelin, forti dell esperienza accumulata dalla factory francese nelle gare di durata.
La federazione centra l’obiettivo, la Ferrari gommata Bridgestone non riesce a essere protagonista: dapprima si pensa che la f2004 non sia all altezza e Ross Brawn decide di accellerare lo sviluppo della F2005, un ottima macchina secondo i primi test.
Per iniziare a fermare la Renault che, con Alonso e Fisichella, si sta rivelando la macchina da battere, la Ferrari decide di portare in Barhain la F2005 con la speranza di invertire la tendenza e imporsi almeno come seconda forza nel campionato.
Quello del Bahrain è un Gran Premio poco entusiasmante, frutto di un capriccio di qualche sceicco straricco che si vuole godere la corsa nel giardinetto di casa.
Ma la gara che si terrà quel giorno avrà un sapore diverso: in Italia un immensa folla è radunata in Piazza San Pietro, il Papa polacco è morto il giorno prima, il 3 aprile. Il legame della Ferrari col Papa è stretto, come non ricordare il 1988 quando in visita in Emilia, Giovanni Paolo II, chiese di salire su una Ferrari Mondial, guidata da Piero Ferrari. Successivamente il Papa si avviò verso la casa di Enzo Ferrari per un incontro storico che solo la salute malferma del Drake riuscì ad impedire. I due si sentirono al telefono e nessuno sa che parole si scambiarono. Nel 2004 la malattia non impedì al Papa a ricevere la squadra Ferrari in vaticano per benedirla.
Gli aspetti sportivi improvvisamente apparvero secondari: in gara la Ferrari decise di colorare il musetto di nero per omaggiare questo Papa che fa ancora discutere gli storici, e Schumacher sembrava volerne onorare la memoria con una grande prestazione. Secondo in prova, in gara ruscì a tallonare la Renault di Alonso fino a quando, dopo solo 12 giri, la macchina si ammutolì lasciando vincere Alonso.
L’altro pilota, Barrichello, ormai fuori dalla Ferrari, la decisione ufficiale arriverà tra qualche mese, non riuscì neanche ad entrare in zona punti, dimostrando di essere molto distante dalla macchina e dalla squadra.
Sul podio i piloti rivolsero uno sguardo verso l’alto e si rifiutarono di brindare con lo champagne.
Ecco la classifica finale del Gran Premio del Bahrain 2005:
Pos | N° | Pilota | Costruttore | Giri | Tempo/Ritiro/Media | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 5 | Fernando Alonso | Renault | 57 | 1:29:18.531 – 207.082 km/h | 1 | 10 |
2 | 16 | Jarno Trulli | Toyota | 57 | +13.409 | 3 | 8 |
3 | 9 | Kimi Räikkönen | McLaren-Mercedes | 57 | +32.063 | 9 | 6 |
4 | 17 | Ralf Schumacher | Toyota | 57 | +53.272 | 6 | 5 |
5 | 10 | Pedro de la Rosa | McLaren-Mercedes | 57 | +1:04.988 | 8 | 4 |
6 | 7 | Mark Webber | Williams-BMW | 57 | +1:14.701 | 5 | 3 |
7 | 12 | Felipe Massa | Sauber-Petronas | 56 | +1 giro | 12 | 2 |
8 | 14 | David Coulthard | RBR-Cosworth | 56 | +1 giro | 14 | 1 |
9 | 2 | Rubens Barrichello | Ferrari | 56 | +1 giro | 20 | |
10 | 18 | Tiago Monteiro | Jordan-Toyota | 55 | +2 giri | 16 | |
11 | 11 | Jacques Villeneuve | Sauber-Petronas | 54 | Sospensione | 15 | |
12 | 20 | Patrick Friesacher | Minardi-Cosworth | 54 | +3 giri | 19 | |
13 | 21 | Christijan Albers | Minardi-Cosworth | 53 | +4 giri | 18 |