Mercedes sottotono in Cina, il Mondiale è più che mai aperto.
Viene quasi da dire che il dominio Mercedes in Formula 1 sia davvero in discussione. Dopo quattro anni di supremazia , i campioni tedeschi stanno mostrando qualche segnale di cedimento. Questo non significa che non siano competitivi, piuttosto che la pacchia, per loro, è finita. Sono finiti i bei tempi in cui potevano girare a potenza ridotta, tanto vincevano lo stesso. Ora la concorrenza è numerosa e agguerrita.
E pensare che fino a venerdì la Mercedes sembrava davvero davanti, poi il sabato ha minato le certezze. Una Ferrari in forma sprint ha spento le ambizioni delle Frecce d’Argento, poi è arrivata la gara. Bottas alla partenza ha scavalcato ancora una volta Raikkonen, e si è messo all’inseguimento di Vettel. Il finlandese, non riuscendo a tenere il passo del tedesco della Ferrari, ha optato per un undercut, che gli è valso il sorpasso sul quattro volte campione del mondo. A quel punto Le chance di vittoria sembravano davvero concrete per Bottas, fino a quando non è uscita la safety car, per il contatto Gasly-Hartley. Alla ripartenza Bottas ha tenuto su Vettel, ma ha dovuto desistere a un Ricciardo in forma strepitosa, e a quel punto ha potuto solo difendersi da Raikkonen e Verstappen.
Hamilton invece, non sembra essere mai sceso in pista. Mai un guizzo da parte del campione in carica, mai un lampo di classe. Per tutta la gara si è lamentato con il muretto dello scarso rendimento della monoposto, e poco altro. Hamilton si è limitato a portare a spasso la sua Mercedes, cosa molto strana da parte sua. Almeno può consolarsi per aver guadagnato punti su Vettel, ma serve una reazione immediata da parte sua.
In conclusione, la Mercedes esce da Shanghai ulteriormente ridimensionata. Resta un team fortissimo, con un potenziale ottimo, ma a differenza degli altri anni dovranno sudarsi ogni gran premio, se vogliono allungare il loro dominio in F1.