Dal 2010 la Ferrari non vinceva due gran premi consecutivi, e già questo è un segno. Il vento sta davvero cambiando, dopo anni di ristrutturazioni, fallimenti e delusioni. La vittoria di ieri, infatti, è frutto di un lavoro di squadra certosino. Era dai tempi di Schumi e Ross Brawn che non si vedeva una Ferrari così compatta, forte, strategicamente perfetta. In questo senso, la “profezia” di un Vettel e una Ferrari in versione epoca d’oro si sta concretizzando.
Fin dalla partenza Vettel si è comportato alla perfezione, mantenendo la testa della corsa e tenendo un passo altissimo. Raikkonen, invece, ha perso la seconda posizione a favore di Bottas, e non ha saputo tenere il ritmo. Al primo pit stop Vettel ha montato le soft anziché le medie come la Mercedes, e con lo slancio delle gomme più tenere ha sorpassato Hamilton – partito con le soft e non ancora fermatosi – e ha ricostruito il vantaggio. La corsa però ha preso una piega inaspettata con un incidente ai box.
In occasione della seconda sosta, la posteriore sinistra di Raikkonen non si è sfilata, e il finlandese è ripartito con una gomma vecchia. Nel ripartire, purtroppo, il meccanico Francesco Cigarini è stato travolto, e ha subito la frattura di tibia e perone. Kimi Raikkonen, a seguito dell’incidente, si è dovuto ritirare, e così la Ferrari si è trovata a giocare con una sola punta. Probabilmente il finlandese doveva attaccare le Mercedes con le supersoft, e permettere a Vettel di vincere con più tranquillità. Ma il ritiro di “Iceman” ha costretto la Ferrari a passare al piano B. Vettel è rimasto in pista fino alla fine con le soft, e si è difeso egregiamente da un Bottas in rimonta. Il tedesco ha colto così una gran bella vittoria, che lo proietta in testa al mondiale a punteggio pieno.
Ora la Ferrari è consapevole di avere una squadra fortissima, e una monoposto con del potenziale ancora da sgrossare. Resta comunque una Mercedes ancora in leggero vantaggio, e una Red Bull che, se saprà mettersi apposto come team, potrà dire la sua a mondiale in corso. Certamente il mondiale 2018 si prospetta come uno dei più interessanti degli ultimi anni.