La Ferrari a sorpresa monopolizza la prima fila del Gran Premio del Bahrain. Vettel e poi un ottimo Raikkonen. La gara tutta da gustare.
di Giulio Scaccia
Duecento Gran Premi e Pole Position numero 51 per Sebastian Vettel che prevale di poco più di un decimo sul compagno di squadra, che fino all’ultimo era sembrato poter ripartire al palo dopo la pole di Montecarlo dello scorso anno.
La prestazione della Rossa lascia stupiti. Proprio su queste colonne abbiamo riportato le parole di Sebastian Vettel, che sottolineava, pur mantenendo la fiducia, un non buon feeling con la SF71H e il distacco dalla Mercedes. Poi le dune di Shakir hanno ribaltato tutto. La pista del Bahrain premia l’equilibrio tra velocità e set up aerodinamico, nonché la stabilità in frenata. Le Ferrari sono state ottime fin dalle libere e un dominio costante in tutte le sessioni di qualifica.
Intervistato da Johnny Herbert alla fine delle prove, Sebastian Vettel è molto chiaro, riprendendo i suoi problemi di feeling con la vettura emersi in prova a Melbourne:
Abbiamo provato varie cose. Dopo la gara dell’Australia abbiamo analizzato varie cose ed abbiamo avuto un’idea più chiara delle nostre carenze. Non mi piaceva come si inseriva in curva l’anteriore della macchina ed era difficile guidare attorno a questo problema. Qui abbiamo provato delle soluzioni che ci hanno fatto sentire subito a nostro agio. Ovviamente quando ti senti a tuo agio con l’anteriore hai più fiducia e tendi ad andare più veloce. Quando la macchina risponde bene è un piacere da guidare, al contrario diventa una lotta. Abbiamo fatto un grande progresso già ieri.
Seb poi pensa alla gara:
Sono contento che la direzione che abbiamo preso sia quella giusta, ma dobbiamo confermarci domani. Sarà una gara lunga, ma il risultato di oggi è eccezionale. Abbiamo costruito una vettura abbastanza forte da monopolizzare la prima fila.
I punti si fanno la domenica, come diceva Michael Schumacher, intanto però la Ferrari piazza entrambe le vetture in prima fila, con una Mercedes che ha stentato. Hamilton non è mai sembrato in palla nel week end e, al netto della penalizzazione, è comunque dietro a Bottas.
A Maranello era previsto uno step evolutivo dal Gran Premio della Cina. Il fatto che la SF71H abbia fatto subito uno scarto in avanti indica forse che in fabbrica si è lavorato molto e che tecnici e piloti stanno iniziando a capire una monoposto forse meno semplice da mettere a punto della sua progenitrice ma magari pi performante.