Vandone a Pit Talk: “Nonostante il regolamento, power unit al top”

Fabiano Vandone ha parlato anche di power unit ai microfoni di Pit-Talk. L’affidabilità giocherà un ruolo fondamentale quest’anno, soprattutto per le scuderie che vorranno ambire al titolo mondiale.

 

Ai microfoni di Pit Talk è tornato come ospite Fabiano Vandone. L’ex pilota di F3 ha parlato delle power-unit che monteranno le monoposto in questa stagione. Nonostante ci siano solo tre unità per ciascuna monoposto, si sono raggiunti dei livelli di affidabilità senza precedenti.

Come sottolineato da Vandone la limitazione di soli tre motori a stagione per vettura (sette gp per ogni power-unit ndr), sembra quasi che non abbia influito sulle prestazioni. Perchè a livello di potenza le vetture ci sono, senza ricorrere a quelle prese d’aria enormi che ci si aspettava, anzi, tante scuderie sono andate a ridurle rispetto al 2017. Chiaramente per migliorare l’efficenza aerodinamica sulle monoposto.

 

” E forse i motori della passata stagione già sapendo che ci sarebbe stata la normativa più restrittiva sull’utilizzo dei motori, abbia dato tutto il tempo di progettare le vetture ed i motori estremamente tranquilli dal punto di vista affidabilistico. ”

Effettivamente nei primi quattro giorni di test al Montmelò non sono stati riscontrati particolari problemi nelle power-unit, dimostrando che i motoristi presenti in F1 hanno veramente compiuto passi da giganti sul fronte dell’affidabilità.

La power-unit Mercedes già lo si sapeva che oltre ad essere la più potente, è quella forse più affidabile, anche se le power-unit ad aver percorso più km di tutti sono state quelle di Maranello, montate anche su Haas e Sauber. Ma anche in casa Renault i progressi sono stati evidenti sul fronte affidabilità. Tuttavia ad aver sorpreso più di tutti (questa volta in positivo ndr) è stata la power unit Honda montata sulla Toro Rosso. I giri percorsi dalla scuderia di Faenza sono stati davvero molti, e forse nemmeno la casa nipponica ci avrebbe mai scommesso.

Poi Vandone ha ribadito un altro concetto molto importante in vista della nuova stagione ormai alle porte. Per coloro che staranno nella parte alta della classifica, dovranno tener conto dei problemi di affidabilità alle rispettive power unit.  Il riferimento ovviamente è rivolto a Mercedes, Ferrari e Red Bull; coloro che lotteranno per il mondiale.

Certamente ogni scuderia dovrà mettere in preventivo la possibilità di incorrere in una penalità per l’installazione di almeno una quarta power-unit a stagione in corso. A tale proposito i team dovranno decidere in quale GP incorrere nella penalità, in quei circuiti dove i sorpassi sono più facili da compiere.

” Diventa fondamentale cercare di capire quando farlo. Quindi, pensare ad un circuito dove i sorpassi sono facili, pensare ad un Canada, a Monza o a Spa Francorchamps. Dove ci sono almeno due rettilinei molto lunghi dove la penalità viene ridotta come peso. “

Altra cosa molto interessante fatta da Vandone è quella di capire il prima possibile dove intervenire sulle power-unit, ovvero su quale componente dell’unità ibrida intervenire per migliorare ulteriormente sia prestazioni che affidabilità.

In questo mondiale il ruolo che avranno le power-unit sarà ancor più fondamentale rispetto al passato, dove trovare un giusto compromesso tra prestazione ed affidabilità potrà risultare decisivo per la conquista dei titoli.

Alberto Murador