Il passaggio da Honda a Renault per McLaren pareva una liberazione. Invece a Barcellona la MCL33 si scopre fragile anche con la nuova P.U Renault. Intanto Honda che ora equipaggia l’italiana Toro Rosso inanella con successo giri su giri.
Fernando Alonso minimizza. Le problematiche che hanno sin qui frenato lo sviluppo della nuova McLaren sono fisiologiche pecche di un progetto appena nato.
Sono contento quando i cedimenti avvengono nei test, impariamo molte cose, siamo fortunati che si tratti di problemi di minore importanza, nulla che richieda delle modifiche alla macchina, alla sua filosofia. Siamo pronti, non abbiamo messo insieme tanti giri probabilmente negli ultimi due giorni, ma sono stati tutti di qualità, abbiamo provato le cose dalle quali cercavamo delle risposte.
Le parole di Alonso sono tranquillizzanti e spiegano come questi inconvenienti non siano importanti grane strutturali ma tipici episodi da test invernale .
Negli ultimi 3 anni il binomio McLaren Honda è stato fallimentare. Per il team di Woking la separazione dal colosso giapponese è stata vissuta come una vera e propria liberazione.
La beffa è che mentre la MCL33 motorizzata Renault zoppica (non ha la P.U. più forte ma di certo il Renault è un motore di livello), la Toro Rosso Honda vola alle spalle di Ferrari Mercedes e Red Bull. Addirittura quasi a braccetto con il team ufficiale Renault.
Bhè qualcosa non torna, sicuramente i Giapponesi hanno avuto modo di correggere i numerosi errori compiuti in passato. Bisogna però riconoscere che la solidità e l’affidabilità mostrata da Honda sulla Toro Rosso in McLaren non l’avevano mai vista. A onor di cronaca oggi è andata meglio. La MCL33 ha compiuto con Vandoorne oltre 130 giri ottenendo il 6° tempo su gomme hypersoft. Un passettino in avanti ma non nella direzione della competitività. Dopo i problemi riscontrati nei giorni scorsi è improbabile che la macchina sia stata messa alla frusta.
In quel di Woking, loro assicurano tutto sotto controllo, pare prevalere ( e perdonatemi) la sfortuna di Fernando Alonso, campione di indiscutibile talento ma… vedi Indianapolis e Daytona anche di jella.
Al di là del mozzo rotto la prima settimana, può succedere a tutti ma è successo solo a lui, la nuova McLaren ha mostrato evidenti segni di surriscaldamento della P.U. Probabilmente nella zona della turbina, che addirittura hanno segnato con bruciature la carrozzeria.
Ieri invece è stata la volta di una perdita d’olio a far perdere gran parte della sessione di test.
Un primo sommario bilancio mostra come la Toro Rosso Honda, oggi terza con Gasly, si presenti solida e veloce mentre la McLaren ,con o senza Honda no.
Se i problemi di surriscaldamento non saranno risolti, a Barcellona è stato freddo come non mai, in Australia per Alonso e Vandoorne non sarà semplice. Per McLaren purtroppo una costante (sperando d’aver torto).