Qualcosa si muove e Sergio Marchionne, sempre più in rotta con Liberty Media, potrebbe pensare di portare la Ferrari fuori dall’attuale Circus.
di Giulio Scaccia
Enzo Ferrari, nel 1986, fece costruire una vettura per il campionato di Formula Cart, per mettere pressione alla Federazione internazione. La vettura, modello 637, progettata da Gustav Brunner scese in pista solo a Fiorano, guidata da Michele Alboreto. La monoposto, costruita in aperta polemica con la FISA, ottenne tempi interessanti, in una sfida organizzata con la March di Bobby Rahal sul circuito di casa Ferrari. Poi non se ne fece più nulla.
Oggi Sergio Marchionne, in aperta polemica con il nuovo corso di Liberty Media, punta i piedi e non esclude una possibile uscita della Ferrari dal Circus, se si andrà verso una omologazione delle vetture con i nuovi regolamenti del 2021.
La Formula Indy è sempre una opzione, quanto meno per mettere pressione. La Gazzetta dello Sport, riporta ieri una indiscrezione, secondo la qualev enerdì scorso il team Scuderia Corsa, che corre con le Ferrari nei campionati Imsa ed Endurance in Nord America, ha annunciato di aver raggiunto un accordo con la squadra di Bobby Rahal (un nome che ritorna) e del presentatore televisivo David Letterman, per correre la prossima 500 Miglia di Indianapolis.
A capo del team Scuderia Corsa c’è Giacomo Mattioli, il più grande concessionario Ferrari del mondo, nonché papà di Enzo jr, pronipote del Commendatore e nipote di Piero Ferrari.
Dietro all’operazione potrebbe esserci Marchionne, interessato a testare e spianare la strada ad un eventuale progetto Indy, che costituirebbe un’alternativa con cui mettere pressione a Liberty sul tavolo delle contrattazioni.
Ricordiamo anche che ad Indy si corre con telai Dallara, che certo ha buoni rapporti con il cavallino.
Certo è che se Marchionne ha un’ idea, è sicuro che la porterà fino in fondo. Per ora nella lotta con Liberty Media, si è creato un asse con la Mercedes, con McLaren e Renault vicine al Cavallino ed alla Stella a tre punte.
Seguiremo gli sviluppi. Intanto a Melbourne fra pochi giorni si accenderanno i motori.