Haas – Più di una speranza

Il team Haas F1 può guardare le prossime gare con fiducia. In Australia passo gara migliore di Mclaren e Renault!

Che peccato! Che peccato! Queste le primissime parole sorte durante i ritiri ravvicinati di Romain Grosjean e Kevin Magnussen. Una favola bellissima quella che poteva scriversi nella domenica di Melbourne nella breve storia del team Haas in F1. Prima la partenza del danese che riesce ad infilare all’esterno nientepopodimeno che Max Verstappen e poi lo svizzero che riesce a sfruttare l’errore in curva uno del pilota della Red Bull, mettono le due vetture del team di Steiner in quarta e quinta posizione, un risultato che per la scuderia americana valgono quasi un mondiale.

Tra l’altro, su un circuito dove è difficile superare, sarebbe potuto essere la costruzione di un risultato che avrebbe portato circa un terzo dei punti guadagnati nell’intero campionato 2017. E invece, inesorabilmente, in due giri e in due pit stop l’intoppo che porta un possibile risultato straordinario, ad una debacle che ha del clamoroso.

Ma di questo avrete già discusso. Quello che vorremmo porvi attraverso questo articolo è l’aspetto positivo che si è potuto evincere dalla scuderia americana, dimostratasi competitiva sia in qualifica che in gara.

Quello sopra, è un grafico che vuole mettere a confronto i passi gara tra i team di “centro gruppo” e la scuderia di Gunther Steiner. La premessa che va fatta è che ovviamente il confronto si basa solo sul compound Ultrasoft, a macchina carica di benzina (stiamo parlando del primo stint) e che quindi nulla possiamo sapere su come si sarebbe comportata in gara con il compound più duro. Ma questi dati ci fanno intendere come la base della Haas del 2018 sia particolarmente buona, riuscendo a marcare i tempi della Mclaren di Alonso e surclassare quella di Vandoorne, ponendosi davanti alle due Renault ed alle Force India che sono sembrate un pò fuori da tutta la gara. Questo farà rammaricare ancor di più il vertice del team, visto che questi numeri porrebbero virtualmente la monoposto italo-americana ad un quarto posto in classifica costruttori, quasi a voler ricoprire il ruolo avuto dalla Force India lo scorso anno e scavalcando metà classifica costruttori rispetto al 2017. Ma solo se alla prestazione conseguono i punti.

Inoltre, se la classifica costruttori della passata stagione è stata grosso modo congelata per larghi tratti della stagione, quarto posto compreso, quest’anno ci sono Mclaren e Renault a creare un pacchetto di mischia interessante. E la potenza di capitali di queste due, convertibili in sviluppi costanti nel corso del campionato, è più di una preoccupazione per la Haas che invece si muove su sottili equilibri di bilancio. Le premesse sono quindi ottime, i punti ancora inesistenti.