La Ferrari si avvicina a Melbourne tra dubbi e speranze. Cerchiamo di capire quali sono i punti forti della Rossa.
di Giulio Scaccia
La Rossa è uscita dai test di Barcellona con qualche perplessità ma anche con delle note positive. Il potenziale della SF71H sembra importante. A Maranello hanno lavorato su un leggero allungamento del passo e sulla resistenza aerodinamica, affinando il progetto dello scorso anno. E ovviamente sulla Power Unit.
Si è un po’ invertito quello che era emerso nei test della passata stagione. La Mercedes alla ricerca del giusto set up, la Rossa subito competitiva. Come affermato da Nugnes a Pit Talk, il potenziale della monoposto 2018 del cavallino è elevato ma ancora da capire e sfruttare. Non è ancora stato trovato il set up ideale soprattutto in configurazione gara, nonostante il miglior tempo fatto registrare in Catalogna.
I punti forti: la prestazione sul giro secco, che sembra nettamente migliorata rispetto allo scorso anno e sopratutto la velocità: in fondo al rettilineo principale di Barcellona, la Rossa è arrivata a toccare i 331 km/h, ad appena 3 km dal limite che è stato raggiunto dalle Mercedes che hanno registrato un picco di 334 km/h. Questo può significare che a Maranello hanno lavorato bene sulla resistenza aerodinamica e sui picchi di prestazione della PU.
Inoltre l’affidabilità sembra trovata: la Ferrari sembra che abbia completato le due settimane di test con la
stessa con una sola power unit 062 Evo, come del resto Sauber Alfa Romeo e Team Haas.
Vettel sottolinea quanto scritto sopra:
Credo che la nostra SF71H si sia rivelata una buona base da cui partire. Ora lavoreremo sullo sviluppo per esplorarne e migliorarne ancora il potenziale. Al riguardo ho molta fiducia nella squadra, conosco le capacità e la dedizione dei ragazzi di Maranello.
Inizia la settimana che conduce alla prima gara del mondiale. Vedremo dove si trova la Ferrari e dove saranno Mercedes e Red Bull.