Una Red Bull a due volti quella vista a Melbourne. La monoposto non si è dimostrata all’altezza di Ferrari e Mercedes. Se da un lato c’è la bella gara di Daniel Ricciardo, dall’altra si è visto un Max Verstappen sotto le attese.
In casa Red Bull verrebbe da dire bene, ma non benissimo. Se da un lato c’è la nota positiva di Ricciardo, giunto quarto dopo esser partito ottavo, dall’altra parte dei box c’è tutta la delusione per la corsa di Verstappen, sesto al traguardo.
Eppure da quanto visto nel venerdì di libere i presupposti per far bene in gara c’erano tutti. Ma già dalle qualifiche di ieri qualcosa era cambiato in casa Red Bull. Sin dalle Q1 si era vista una Red Bull non competitiva quanto Ferrari, ma soprattutto rispetto la Mercedes sul giro secco.
Ma dalle interviste del post-qualifica, sia i piloti che il team principal Horner erano fiduciosi di poter far bene in gara, dato il buon passo mostrato dalla RB14 durante le libere. Poi in gara le cose sono cambiate ulteriormente, con Mercedes e Ferrari decisamente più performanti rispetto alle monoposo di Milton Keynes, nell’arco di quasi tutto il GP.
Il quarto ed il sesto posto ottenuto dai due piloti Red Bull non rispecchia certamente quelle che erano le amibizioni del team anglo-austriaco alla vigilia dell’Australia.
Anzi, senza l’uscita delle due Haas Verstappen forse sarebbe giunto addirittura ottavo al traguardo.
Proprio “Mad Max” Verstappen è stata la delusione di questo GP in casa Red Bull, con l’olandese che ha commesso diversi errori tra le qualifiche e la gara, compromettendo di conseguenza il suo weekend. Verstappen è stato protagonista in negativo sin dalla partenza, quando nel tentativo di sopravvanzare Vettel ha perso la posizione a favore di Magnussen.
Poi nei giri successivi nel tentativo di recuperare la posizione sul danese, Verstappen è incappato in un testacoda alla curva uno, mettendo di fatto fine alle sue possibilità di ottenere un podio. Nel finale di gara ha tentato di passare Alonso per la quinta posizione, senza però riuscirci. La sensazione è che il talento del pilota olandese a volte rischia di essere sciupato dallo stesso Verstappen, perchè quando è sotto pressione commette sempre gli stessi errori.
Discorso completamente diverso per Daniel Ricciardo, quello che in tanti considerano il secondo pilota in casa Red Bull. L’australiano davanti al pubblico di casa è riuscito a risalire dall’ottava alla quarta posizione finale. Sarebbe stata tutt’altra corsa per Ricciardo, senza la penalità di tre posizioni sulla griglia. Il podio poteva essere tranquillamente alla portata del driver della Red Bull.
Il passo gara di Ricciardo è stato molto buono e costante, ai livelli di Hamilton e delle due Ferrari. Lo dimostra il fatto che Ricciardo è riuscito a stare vicino agli scarichi della rossa di Raikkonen nella seconda metà della corsa, senza però riuscire a sorpassare il finlandese. Ancora una volta è stato il pilota australiano a portare punti pesanti in casa Red Bull.
Tuttavia in casa Red Bull c’è la consapevolezza di poter insidiare Mercedes e Ferrari, già a partire dal prossimo GP del Bahrain. Però la scuderia anglo-austriaca deve fare un ulteriore passo in avanti in termini di costanza di prestazioni.
Sicuramente ci saranno degli upgrade sulla RB14 che potranno aumentare le performance della vettura, contando anche su una power-unit Renault (Tag Heuer ndr) che non ha per niente sfigurato in Australia.
Rivedere le due Red Bull lì davanti non può che giovare all’interesse del mondiale, con Ricciardo e Verstappen nell’essere consapevoli di poter lottare per la vittoria assieme ai due della Mercedes e della Ferrari. Prossimo appuntamento tra due settimane in Bahrain, sul circuito di Al Sakhir.
Alberto Murador