Quest’inverno la F1 targata Liberty Media ha saputo far parlare molto di sé. “Purchè se ne parli…” si dice, ma in realtà le leve emotive che attraggono il pubblico non sono le grid girls, l’Halo o l’orario di partenza dei GP. L’interesse per il prossimo campionato con la lotta Ferrari Mercedes è potenzialmente enorme, bisogna sfruttarlo. Oggi non lo si fa.
La F1 targata Liberty Media durante l’inverno ha saputo far parlare molto di sè. Detto così pare un dato positivo ma approfondendo con gli occhi dell’appassionato si nota come non si sia mai parlato veramente di F1, bensì di argomenti collaterali che con le corse non hanno nulla a che vedere.
Grid Girls. Ce ne faremo una ragione, non c’era motivo per eliminarle da parte degli americani che che ci hanno insegnato cosa sono le cheerleaders ma sì sà … i soldi governano il mondo e va da sé che i paesi arabi che investono nel circus di soldi ne hanno parecchi e per questo hanno anche voce in capitolo… dove finiremo?
Halo. Ne abbiamo parlato due anni, ora scorpiamo che proprio in America per la Indycar si sono inventati una soluzione che è anche bella e probabilmente confortevole di nome aeroscreen. Non lo si poteva evitare quell’orrore di Halo? In fondo in F1 qualcosa di molto simile lo si era provato.
Orari. Da sempre le gare in europa partono alle 14.00, dovevano arrivare gli americani a cambiare la regola… perché? per favorire gli ascolti del “nuovo mondo”? mah…sarà davvero un bacino d’utenza così ricco l’America? NBA, NFL , Nascar, sono popolari come la F1 in America? No. Non è partendo un’ora dopo che si conquisterà la massa.
La Formula 1 di proprietà a stelle strisce dopo un’inizio incoraggiante ha preso una deriva che pasticcia l’evento, le sue tradizioni, l’essenza delle corse. Liberty Media sta trascurando clamorosamente il potenziale intrinseco alla F1. Uomini, macchine, tecnologia, sfide. Su questo Liberty Media deve saper iniziare ad argomentare.
Ci sarà lo scontro Ferrari – Mercedes, Hamilton contro Vettel. Due campioni in pista da più di 10 anni che a suon di titoli mondiali nel 2018 si sfideranno in una sorta di spareggio per decidere chi tra loro due potrà conquistare il titolo per la quinta volta. Roba d’altri tempi.
La lotta sarà combattuta con armi da fantascienza. Due monoposto, la Ferrari e la Mercedes, che al di là del livello di competitività che mostreranno a Melbourne saranno due mostri da circa 1000 CV. 1000 CV una potenza mostruosa. Ma Liberty Media lo sa? Perchè sembra voler far discutere su tutto meno che su ciò che conta davvero, i piloti e le macchine.
Che dire poi di Fernando Alonso, ambasciatore tra due mondi ( F1 e indicar) con vista sulle gare endurance.
Gli uomini, le macchine, la potenza non mancano. I personaggi ci sono, c’è una magnifica tela da saper dipingere. Gli Americani ne saranno in grado?
Su questo Bernie Ecclestone era di un’altra pasta.
Chi oggi governa la F1 dovrà ben presto comprendere che il Circus è una cosa ben diversa da un semplice “spettacolo”. Il rischio è quello che con l’intenzione di catturare nuovo pubblico si vada a tradire il pubblico storico snaturando l’essenza della competizione. Un competizione talvolta ripetitiva, un vero e proprio rito pagano, ma proprio per questo esclusivo, unico e amato.
Il potenziale che Liberty Media ha tra le mani, se vuole è enorme. Rovinarlo sarebbe peccato.