La Ferrari promette, Mercedes pure e Red Bull sorniona

La Rossa che verrà. Un 2018 pieno d’attese, seppur meno visibile dal pubblico italiano, costretto alla pay tv, sono tanti coloro che attendono l’inizio del nuovo anno ed i primi test stagionali con fermento per capire, se e quanto di buono avranno fatto in Ferrari per raggiungere e riacciuffare la Mercedes. 

Già sembra di assistere ad una sfida a distanza (presentazione o stesso giorno il 22) accensione dei motori (per quanto veri) condivisi sui social e annunci di potenze e rendimenti un poco dubbi e “gonfiatelli”.

A Maranello si dicono pronti, a Brixton ancor di più… e intanto la Red Bull, sorniona, promette novità eclatanti.

Parliamoci chiaro, tralasciando l’ennesimo annuncio che riguarderebbe, ancora una volta, l’impiego di Rory Byrne al progetto (ogni anno se ne parla) va ricordato che anche lo scorso anno molti da Maranello son partiti più o meno volontariamente con direzione, ancora una volta, Brackley e non solo. La Ferrari punta nuovamente sui talenti presenti in azienda, come Marchionne più volte a dichiarato. Certo è che guardando agli organici della concorrenza vien da preoccuparsi. Non tanto per sfiducia di quelli presenti ma perché ogni anno si “molla un pezzo”.

Certo l’SF70-H è stato un progetto ben riuscito e anche vincente che per buona parte del mondiale ha lottato ad armi pari (se non a tratti superiori) con la corazzata tedesca ma questo non necessariamente è garanzia di riuscita anche il prossimo anno. Certo la base era buona, una vettura gentile con le gomme, facile da portare (a detta dei piloti), agile nel misto ma che purtroppo non ha retto il passo a fine stagione con la W08. Gli sviluppi sono mancati, ancora una volta, in passato fu anche peggio certo, ma non si è avuta nel 2017 la giusta reazione al ritorno della Mercedes.

La nuova Ferrari sarà il logico sviluppo della monoposto dello scorso anno, rivista in più parti. Secondo alcune rumors ad essere ritoccate saranno nuovamente le pance. Verranno abbassate le “bocche” dei radiatori, insieme al tentativo di rastremazione estrema del posteriore. La sospensione anteriore, seppur rivista, non ha destato grossi problemi ed anzi il risultato ottenuto sembra soddisfare in pieno i tecnici. Una novità sarà celata sotto il cofano e potremmo solo, si spera presto, smascherarla durante qualche svista ai box.

In Mercedes intanto si viaggia con il vento in poppa, almeno a sentir loro. Entusiasti del nuovo progetto e di quanto dal motore sembrano essere riusciti a tirar fuori. L’Halo sembra averli messi in difficoltà per una questione di peso in più che li ha costretti nuovamente ad una cura dimagrante estrema e ad una conseguente riduzione del passo per favorire l’alleggerimento complessivo.

In Red Bull invece regna il silenzio. Un silenzio rumoroso che a quanto pare però sembra essere un buon segno. Almeno da quanto ci è stato riferito da chi certi ambienti li ha conosciuti molto bene e continua ad avere collegamenti preferenziali, c’è una sorta di segreto che son ben attenti a proteggere. Un riserbo assoluto su una soluzione aerodinamica che il mago avrebbe ingegnato, e che a quanto pare, se scoperta dalla concorrenza sarebbe immediatamente ripresa nel tentativo di replicarla.