Bilanciamento e zavorra dal 2019 cambia tutto

Dal campionato del mondo del 2019 il peso del si interverrà sul peso minimo del pilota portandolo ad un minimo di 80 kg. Quando, ovviamente il pilota sarà sotto questa soglia, dovrà utilizzare delle zavorre. Questo non costringerà più i piloti a diete ferree imposte indirettamente dai loro tecnici progettisti, sempre alla ricerca disperata del chilo da “limare” in tutte le zone della vettura.

Cerchiamo di capire cosa, innanzitutto, si è deciso e perché i tecnici costringano i piloti a scendere di peso e a quali vantaggi porta l’utilizzo della zavorra.

fig.1 disegno Antonio Granato

Seppur con difficoltà e vincoli stringenti, che obbligano le squadre a mantenere sempre un minimo di 333 Kg sull’asse anteriore e 393 Kg su quello posteriore, l’utilizzo della zavorra è sempre stato fondamentale perché permette di spostare sui due assi, nel migliore dei casi, 7 Kg di peso preziosissimo. (Vedi fig.1 )

La somma, infatti, dei due pesi minimi equivale a 726 Kg, mentre il peso minimo complessivo quest’anno, (pilota compreso), è di 733 Kg. Se fosse necessaria ancora più zavorra, a causa di una macchina estremamente leggera, questa sarebbe di fatto fissata all’anteriore e al posteriore per rispettare i due limiti minimi.

Perché questo peso è cosi prezioso? Fondamentalmente per due motivi: Il primo perché può fornire ai tecnici maggiore libertà di movimento in fase di sviluppo della vettura. Qualora vengano aggiornati dei nuovi componenti o aggiunti elementi aerodinamici con pesi differenti si potrebbe quindi rimanere in un certo margine di “movimento” e bilanciare la vettura in base alla nuova disposizione delle masse.

L’altra, ben più preziosa ed utile durante un week-end di gara, è quella che permette di spostare e cambiare il bilanciamento a secondo delle esigenze che il pilota e la conformazione del circuito richiedono.

Pochi Kg spostati lungo l’asse longitudinale della vettura possono cambiare sensibilmente il comportamento della monoposto, possono correggere il sovrasterzo o il sottosterzo, perfezionare la gestione della frenata. Centrare nel modo ottimale il giusto bilanciamento consente al pilota di avere un feeling migliore con la sua monoposto e permette quindi di ottenere prestazioni cronometriche decisamente migliori.

fig.2 disegno Antonio Granato
fig.3 disegno Antonio Granato
fig.4 disegno Antonio Granato

Ovviamente per favorire l’abbassamento del baricentro, le zavorre vengono montate sempre, nei punti della vettura più in basso possibile e minimizzare così il rollio in curva. Uno dei punti, all’anteriore, molto utilizzato per applicare la zavorra è nella zona neutra dell’ala anteriore o, in passato, anche all’interno delle paratie laterali dell’ala (vedi fig.2). Un’altra zona molto “gettonata” è quella del T-tray, sempre per agire sulla parte anteriore della vettura (vedi fig.3). Mentre per la zona posteriore spesso si applicano i pesi sotto gli elementi della trasmissione. (vedi fig.4)

 

Dal 2019, invece, qualora venisse confermata la proposta, il peso minimo della vettura salirà a 740 Kg, di cui 80 kg, minimo, dovranno essere “dedicati” al peso del pilota. Qualora il pilota non raggiunga il peso richiesto (è questo sarà la consuetudine) dovrà utilizzare delle zavorre che, in questo caso, dovranno essere montate esclusivamente appena sotto il sedile del pilota o nelle immediate vicinanze e non potranno essere utilizzate in nessun modo per cambiare il bilanciamento della vettura su i due assi. Questo ovviamente per impedire che nuovamente si torni alla ricerca del pilota sotto peso e dell’utilizzo della “sua” zavorra per scopi di bilanciamento e assetto.