Daniil Kvyat entra ufficialmente a far parte della Ferrari come pilota di sviluppo al simulatore. L’ex Red Bull e Toro Rosso potrà dare il suo prezioso contributo alla rossa sul simulatore, forte dell’esperienza vissuta a Milton Keynes.
Daniil Kvyat si vestirà di rosso in questo 2018, poichè sarà il “development driver” ufficiale della Scuderia Ferrari. Il pilota russo dopo esser stato liquidato in malo modo da Helmut Marko nel finale della scorsa stagione di F1, entra a far parte della famiglia Ferrari.
Insomma dopo l’arrivo di Jean Eric Vergne nel 2015 alla rossa, si lega alla Ferrari un altro driver ex famiglia Red Bull. Dunque in casa Ferrari oltre ai titolari Vettel e Raikkonen, e Giovinazzi come terzo pilota, a completare il quadro ci sarà Kvyat.
Il ruolo di Kvyat alla Ferrari all’apparenza può risultare poco influente, anche se effettivamente il compito del pilota russo sarà molto importante. L’ex Toro Rosso dovrà sviluppare la monoposto 2018 al simulatore, mettendo all’opera l’esperienza accumulata a Milton Keynes negli anni scorsi. Più di qualcuno potrà considerare tale mossa da parte del Cavallino come un “ridimensionamento” del nostro Antonio Giovinazzi, ma non è così.
Il russo si dedicherà esclusivamente al lavoro sul simulatore, mentre l’italiano sarà impegnato in diversi weekend del mondiale nelle libere del venerdì con la Haas.
Il talento mostrato (anche se a sprazzi ndr) da Kvyat in queste stagioni di F1, è stato sicuramente apprezzato dalla scuderia di Maranello. Perchè di certo la Ferrari non è quel team che ingaggia piloti a “random” tanto per il gusto di averne uno in più.
Per il russo è una chiara occasione per poter rilanciare la sua carriera in F1, anche se sarà al di fuori dei weekend di gara. Qualora il suo lavoro al simulatore risultasse utile al team di Maranello, non sarebbe nemmeno da escludere una chance da parte della dirigenza sportiva in vista del 2019.
Anche se quel secondo sedile del 2019, sembra essere già stato prenotato da Charles Leclerc, ma in una lunga stagione come questa, le carte in tavole possono presto cambiare.
Poi non dimentiamo che per il dopo Raikkonen oltre a Leclerc, c’è sulla lista il nostro Giovinazzi, per non parlare poi delle voci di Ricciardo vestito di rosso sempre per il 2019. Insomma la concorrenza per il pilota russo di certo non manca.
Alberto Murador