Patrick Depailler : L’uomo senza paura

Omaggio a Patrick Depailler, pilota francese scomparso nel 1980 alla guida di un’Alfa Romeo durante un test privato ad Hockenheim.

Che cos’è la paura? Nella infinita moltitudine di parole e combinazioni, la paura può essere definita come un brivido. Una vena ghiacciata che solca tutta la schiena, aggrappandosi alla colonna vertebrale. Ti ferma, t’inchioda la paura. Blocca la tua vita immobilizzandoti e gelando tutto per qualche secondo. Patrick Depailler con la paura non aveva nulla a che fare. Non aveva la benchè minima idea di cosa volesse dire avere paura, e di cosa significasse sentirsi congelati per qualche istante. Lui viveva i basta. Guardava in faccia tutto ciò che un’essere umano avrebbe ripudiato con terrore, e lo sfidava. A testa alta e Gauloises in bocca.

La pista nel destino: Patrick Andrè Eugene Joseph Depailler nasce nel 1944 a Clermont Ferrand. Si, quella Clermont Ferrand. Pilone insostituibile dell’automobilismo francese alla pari di Le Mans o Le Castellet. Cresce con la pista della Coppa Gordon Bennett dentro i suoi confini comunali e non può che esserne influenzato. Il giovane Depailler cresce con il mito di Jean Behra e delle monoposto da Formula 1 e decide che quella sarà la sua vita. Passa prima per le due ruote, ottenendo risultati di un certo spessore. Poi nel 1972 arriva la F1, con la Tyrrell in gare sporadiche in Francia (nel circuito di casa) e Usa, guidando una terza vettura nel team del boscaiolo. La Tyrrell incappa nel suo terribile 1973, dove si trova orfana del suo campione iridato Stewart e richiama proprio Depailler che tanto aveva fatto bene l’anno precedente. Per Depailler una Tyrrell ufficiale e tante speranze. Vane. La Tyrrell sente il doppio colpo dovuto alla perdita tragica di Cevert e dal ritiro di Stewart. I risultati sono pochi, ma Depailler fa sua la pole in Svezia. La gara andrà al compagno di squadra Jody Scheckter, altro talento in piena crescita. Gli anni successivi per Depailler sono avari di soddisfazioni. L’anno di grazia è il 1976 dove con la celeberrima Tyrrell P34 a 6 ruote ottiene ben sei secondi posti in gara. La vittoria, però, non ne vuole sapere di arrivare. Nel 1977, Ken Tyrrell rilancia la carta della P34 e affianca Ronnie Peterson a Depailler. I risultati manco in questo caso arrivano, e Peterson fugge verso la più competitiva e promettente Lotus. Depailler si guarda un pò attorno ma, spinto anche dallo sponsor Elf, resta ancora in Tyrrell. I rapporti tra Depailler e il boscaiolo più racing della storia sono ormai al limite e neanche la prima vittoria in carriera di Depailler a Montecarlo nel 1978 ricuce ciò che ormai è sfibrato da tempo. A fine anno, Depailler lascia la Tyrrell e firma con la Ligier.

Luca Sarpero
Luca Sarpero
28 anni di vita e 29 passati ad amare la Formula 1. Senza se e senza ma. Amante del web per passione, storico di F1 per vocazione.

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