Liberty Media rischia di far chiudere i battenti alla F1

Con Liberty Media la F1 del futuro rischia di diventare una sorte di monomarca, con la seria minaccia di abbandono dei costruttori, primi su tutti Ferrari. Ma anche Mercedes ha lanciato chiari segnali verso i proprietari americani.

Che ne sarà della F1 dopo il 2020? Questo è il grande punto interrogativo che tanti iniziano a porsi. Dopo il passaggio del circus dalle mani di Ecclestone a quelle di Liberty Media, si pensava ad un nuovo inizio ed ad un futuro più roseo per la F1. Invece dopo una sola stagione, sono diversi i dubbi emersi per quel che riguarda la gestione del circus made in USA.

Liberty Media ha già fatto capire che dopo il 2020 vuole avere una F1 più semplice, meno costosa e più spettacolare. Ma Carey & Co con i loro progetti di “rilancio” del circus rischiano di rimanere in pantaloni di tela.

In pratica la F1 del futuro che tanto vorrebbero quelli di Liberty Media, va contro quello che è l’essenza della stessa F1.

Sin dalla sua nascita nel 1950, il campionato del mondo di F1 è sempre stato il punto di riferimento per quel che riguarda il motorsport. Ma i proprietari americani pensano più al prodotto F1, piuttosto che alla storia di questo sport a quanto trapela dalle loro dichiarazioni. Liberty Media vuole “imporre” ai team un regolamento tecnico basato esclusivamente sul contenimento dei costi, ovvero nel rendere più standard le monoposto dl futuro.

Chase Carey vuole un campionato dove tutte le scuderie possano vincere dei GP, ma a questo punto tanto vale fare un campionato monomarca in stile F2. Poi quello che Liberty Media sottovaluta, è la concreta minaccia di addio della Ferrari dalla F1.

Ma non solo la casa italiana è in contrapposizione con il regolamento che vuole Liberty Media.

Anche Mercedes e Renault hanno fatto intendere che non sono disposti ad accettare di restare in F1 con un regolamento che non rispecchia il concetto del motorsport.

In pratica Ferrari, Mercedes e Renault (Honda non si sa ndr) dopo aver investito milioni di euro in ricerca e sviluppo per la realizzazione di queste power-unit, si ritroverebbero spiazzate con l’introduzione di motori e componenti standard in F1. Liberty Media non sa cosa significherebbe una F1 senza i grandi costruttori, in particolar modo senza la Ferrari.

La F1 è da sempre legata alla Ferrari, e senza la rossa e gli altri costruttori il campionato rischierebbe di chiudere i battenti nel giro di un paio di stagioni.

Perchè i team indipendenti da soli non riuscirebbero a tener in vita il campionato, senza nulla togliere all’impegno che ci mettono scuderie come Williams, Force India o Haas per fare degli esempi.

Quindi quello che ci vuole, è un giusto compromesso tra spettacolo e ricerca e sviluppo, con costi più bassi legate al mantenimento delle elevate prestazioni di queste monoposto.

Alberto Murador