Dopo quel giorno glorioso: Il mondiale 2012 andrà, come tutti sappiamo, a Vettel. Quello del 2013 in maniera ancor più devastante, prenderà la strada di Hoppenheim con tanto di record di vittorie consecutive. Nel 2014 però qualcosa cambia. L’avvento delle Power Unit ibride inibisce lo strapotere Red Bull in favore della Mercedes; inoltre l’arrivo di Ricciardo mette in secondo piano Vettel che pare un ospite della Red Bull più che il pilota di punta. Nel 2015 lo storico approdo in Ferrari con risultati positivi il primo anno, disastrosi il secondo e ottimi il terzo. Quanto durerà e cosa accadrà nel idillio Ferrari – Vettel, non è ancora dato sapersi. Solo il tempo risponderà a queste domande.
Quella di Abu Dhabi 2012 è la gara capolavoro di Vettel. Un pilota che fino a quel momento era considerato si forte, ma spinto tanto dalla Red Bull e dai disegni di Adrian Newey. Ovvio, non si vince solo col talento ma quel giorno Vettel ha dimostrato tutto il suo valore, racchiudendo in meno di 2 ore di gara quello che è lui per la Formula 1. Un pilota veloce, aggressivo, deciso; che talvolta combina pasticci ma che sa anche rimediare e guidare con autorevolezza e velocità. Un campione.
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