Abu Dhabi: podio Ferrari ma Mercedes troppo avanti

La Ferrari era chiamata a sfatare un tabù, quello di riuscire a vincere per la prima volta in nove edizioni il GP di Abu Dhabi. Ma cosi non è stato. Mercedes troppo avanti nel passo gara e Vettel protagonista di una condotta in solitaria che gli ha portato un podio a fine gara. Kimi Raikkonen quarto. La stagione 2017 delle Rosse di Maranello è ufficialmente in archivio. 

di Francesco Svelto |

 

A fine stagione è tempo di voti: chi da 7, chi 8, chi dispensa 9. Voti alti, alcuni altissimi, dati alla stagione della Ferrari da appassionati e addetti ai lavori. Una stagione che si è conclusa oggi, col Gran Premio di Abu dhabi, nello splendido contesto di Marina di Yas, Emirati Arabi Uniti.

Media previewLa Ferrari ha conquistato il podio nell’ultimo appuntamento stagionale con un Sebastian Vettel che però non ha mai dimostrato di essere in lotta per la vittoria. Il tedesco della Ferrari ha costantemente subito il passo di una Mercedes che ha letteralmente dominato la corsa senza neanche spingere più di tanto.

Si può quantificare in circa mezzo secondo al giro il distacco medio che la Mercedes riusciva ad imprimere alla più veloce delle due rosse in gara. Praticamente troppo per far sì che Vettel potesse ambire a qualsiasi speranza di vittoria. E’ comunque stata una gara quasi in solitaria quella del tedesco, partito bene e accodatosi al duo di testa ha però poi man mano perso il contatto fino a lasciare intorno ai 20 secondi il distacco dal vincitore della gara.

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L’altro pilota della Ferrari, Kimi Raikkonen, ha portato a casa un quarto posto piuttosto anonimo. Costantemente dietro il compagno di squadra dal venerdì fino alla domenica, ha anche rischiato di essere passato da Max Verstappen – unico pilota Red Bull superstite – verso il finale di gara. E la Red Bull, negli Emirati, non era certo la squadra da battere.

La corsa forse più suggestiva dell’interno mondiale quanto a location e giochi di luce, per la Ferrari era importante soltanto relativamente al discorso del secondo posto in classifica piloti, che è puntualmente arrivato grazie al podio di Vettel (erano 22 i punti di vantaggio del tedesco dopo Interlagos, praticamente bastava un ottavo posto per portare a casa l’obiettivo).

Media previewE ora? Tutti a casa, mondiale finito con un pizzico di tristezza e nostalgia per tutti i tifosi. La Ferrari torna in Italia, ci saranno i classici appuntamenti aziendali di fine anno, le festività natalizie e poi piena dedizione alla prossima stagione, quel 2018 che dovrà essere di un riscatto prepotente per quel che doveva essere e non è stato già quest’anno. Certo, si dovrà lavorare tanto per far si che episodi come quelli di Singapore, Kuala Lumpur e Suzuka non capitano più. C’è un oggettivo gap da colmare con i campioni del mondo attuali ma la Ferrari ha dimostrato di aver un gruppo solido e competente che ha già dimostrato, all’alba del 2017, di cosa è capace.

La Ferrari tra qualche mese sarà chiamata al riscatto e dovrà mettere in pista un nuovo challenger che dovrà contrastare non solo la Mercedes, la vettura oggettivamente più veloce e completa del 2017 ma anche nuovi (o vecchi) sfidanti per una lotta che già da ora si preannuncia ancora più serrata.

120 giorni a Melbourne 2018!

 

Francesco Svelto