Ufficiali i primi dettagli delle power unit 2021

La FIA ha rilasciato i primi dettagli delle modifiche regolamentari che riguarderanno le power unit a partire dal 2021. L’ufficializzazione è avvenuta a valle dell’incontro odierno di Parigi al quale hanno partecipato i costruttori, il presidente della FIA ​​Jean Todt e il boss di Liberty Media, Chase Carey, proprietario dei diritti commerciali del brand F1.

di Francesco Svelto |

Il contenimento dei costi e la semplificazione architetturale sono  forse i due più importanti aspetti venuti fuori a valle dell’incontro odierno di Parigi che ha definito in via ufficiale i primi ma marginali paletti per la regolamentazione tecnica delle power unit che vedranno la luce nel 2021.

Uno dei cambiamenti più importanti vedrà la rimozione del componente MGU-H, che viene utilizzato come sistema di recupero dell’energia termica del motore per alimentare la MGU-K. Proprio il componente MGU-K, invece, sarà più potente per dare al pilota una scelta su come distribuire il surplus di energia e, quindi, una variante tattica da usare in gara. 

Un’altra novità sarà il miglioramento del sound, che è stato una nota dolente e una sorgente di polemiche da quando questa formula motoristica ha debuttato. Le power unit del futuro, infatti, vedranno una velocità di rotazione aumentata di ben 3.000 giri al minuto rispetto alla configurazione attuale. Inoltre, le batterie e le centraline di controllo saranno standardizzate.

Dopo il dibattito e le annesse polemiche sull’utilizzo degli oli motore come additivo combustibile nel carburante – che in molti credevano desse a Mercedes un vantaggio rispetto ai suoi rivali – la FIA ha anche proposto una regolamentazione più severa, che limiterebbe il numero di combustibili omologabili in stagione per ogni team.

Riassumendo, le caratteristiche chiave dell’architettura delle power unit 2021 proposte nel meeting di oggi sono le seguenti:

  • Mantenimento dell’architettura 1,6 litri, V6 Turbo Hybrid
  • Maggiore velocità di marcia del motore a 3000 giri/min per migliorare il suono
  • Rimozione del componente MGU-H
  • MGU-K più potente con particolare attenzione alla distribuzione dell’energia da parte del pilota in gara unitamente all’opzione di risparmio energetico per diversi giri per dare alle corse un elemento tattico aggiuntivo e totalmente gestibile dal pilota
  • Turbo singolo con vincoli dimensionali e limiti di peso
  • Standardizzazione di batterie e centraline
  • Progettazione di una nuova interfaccia “Plug-And-Play” per facilitare le interconnessioni tra le componenti motore, telaio e trasmissione
  • Definizione di norme più severe sul carburante e limiti sul numero di combustibili omologabili/utilizzabili

La FIA ritiene che la riduzione dei costi, la rilevanza della strada con l’utilizzo della tecnologia ibrida e il miglioramento del suono rimangano l’aspetto fondamentale per definire il futuro dei motori in F1.

Il lavoro di definizione dei dettagli continuerà nei prossimi dodici mesi e solo alla fine del 2018 si avrà una normativa definitivamente regolamentata.

Francesco Svelto