GP USA: Austin, squalifica Verstappen gli nega un podio meritato

Max Verstappen risale dal sedicesimo al terzo posto, ma i commissari lo arretrano al quarto posto.

C’erano dubbi sulle qualità di Max Verstappen? Se per caso ci fossero, la gara di oggi li spazza via. A Austin, GP degli USA, Il giovane olandese ha fatto una delle gare più belle della carriera. Partito sedicesimo, causa cambio propulsore, Verstappen ha sfoderato il miglior repertorio a sua disposizione, a soli 20 anni.

Sfruttando un primo stint più lungo, e facendo sorpassi a ripetizione, Verstappen è risalito addirittura fino alla prima posizione. Chiaramente una leadership illusoria, perché al primo pit è sceso dietro Vettel al quinto posto. L’olandese rimane dietro “tranquillo” fino al giro 38, quando a sorpresa rientra ai box per il secondo stop. Vedendo poi rientrare anche Vettel, era chiaro che le soft non erano adatte alla pista, troppo dure. Così Verstappen ha seguito Vettel, velocissimo sulle Ultrasoft, e quando Raikkonen ha lasciato passare Vettel lui si è avvicinato. In tempo per tentare un attacco disperato all’ultimo giro. Qui avviene il fatto più controverso della gara.

Alla curva 16, Verstappen vede un varco ed entra all’interno di Raikkonen in maniera clamorosa. In questo modo guadagna un podio che ha dell’incredibile. Purtroppo per Verstappen, la gioia dura poco. Quando sta per salire sul podio, la direzione gara lo penalizza di cinque secondi per aver tagliato la curva, guadagnando un vantaggio ingiusto. La delusione si dipinge sul volto dell’olandese, che lascia il retropodio con un sorriso beffardo. Così il terzo posto va a Raikkonen, dietro a Vettel e a un monumentale Lewis Hamilton. Vi proponiamo il tweet con il video dell’accaduto:

 

Quel che è certo, è che Verstappen ha compiuto una manovra a dir poco azzardata. Nessuno ha mai tentato un sorpasso del genere in quel punto, e bisogna dargli merito di averlo fatto per primo. Tuttavia, dalle immagini si vede che l’olandese ha tagliato la curva all’interno per sorpassare Raikkonen. Per questo riteniamo che la decisione dei commissari sia stata giusta. Resta un pelo di amarezza per una rimonta bellissima, che si poteva coronare con un podio.