Con tre gare d’anticipo il GP del Messico per Lewis Hamilton potrebbe valere l’assegnazione titolo mondiale 2017. Il 4° della sua straordinaria carriera.
Sono 66 i punti che dividono Lewis Hamilton da Sebastian Vettel a tre prove dalla fine del campionato. Questo significa che se Hamilton domenica riuscirà ad ottenere almeno il 5° posto in gara, indipendentemente dal risultato di Vettel, sarà campione del mondo.
La Ferrari è attaccata ad un sottilissimo filo di speranza ma appare evidente che la questione iridata per Hamilton è una formalità che attende solo la conferma matematica. Che sia in Messico o in Brasile sicuramente il campionato si chiuderà in anticipo senza attendere Abu Dhabi.
Per Hamilton il 5° posto varrà la conquista del suo 4° titolo mondiale. Tanti come Sebastian Vettel. Inutile dire che in queste poche ultime gare la Ferrari continuerà a spingere sull’acceleratore – sviluppi- per dimostrarsi all’altezza di Mercedes iniziando a ragionare in ottica 2018. Ecco cos’è quel filo di speranza. Se da una parte gli uomini capitanati da Maurizio Arrivabene sanno che il mondiale è sfumato, con il motto “ ci arrenderemo all’ultima curva dell’ultima gara”, sono consapevoli del dovere di onorare la stagione fino alla fine.E’ così che, per una squadra confermata, si crea la base per la prossima annata. Il mondiale sfumato non è altro che l’inizio della prossima sfida.
La Ferrari è stata per gran parte della stagione in lotta con la Mercedes. Solo alla fine le rotture della Malesia e del Giappone hanno costretto la rossa alla resa. Sergio Marchionne, deluso come tutti da quegli sfortunati episodi, è però consapevole della bontà del lavoro svolto. Nel 2018 la conferma della squadra, che in questa stagione ha acquisito maturità ed esperienza, servirà a dar seguito al progetto per finalmente poter puntare a vincere.
Il GP del Messico, se assegnerà il titolo, lo consegnerà al miglior pilota di questa stagione. Per Hamilton la lotta con Vettel fino fine agosto (SPA) è stata serratissima. L’inglese ha mostrato di saper reggere la pressione, provocare (vedi Baku) e possedere un controllo mentale assoluto. Lo scontro con Rosberg, serratissimo quasi crudele, lo ha rinforzato. Hamilton come sempre sà attaccare. Maturando ha anche imparato a gestire e aspettare. Lottando per il titolo Hamilton a Suzuka ha quasi lasciato strada a Verstappen sapendo di dover lottare non per la gara ma per il campionato.
E’ questa la visione di corsa che è mancata a Vettel. L’episodio di Singapore, l’inizio della fine della stagione Ferrari, lo dimostra. Detto questo nel 2018 con un regolamento simile che non stravolgerà le vetture outsider permettendo tra i due sarà lotta per il quinto titolo. In Messico La Ferrari deve continuare a spingere, mai perdere di vista la Mercedes. Ora anche una rottura non conta più, bisogna nelle tre gare rimanenti cercare prima di tutto la prestazione. Il 2018 non è lontano.