Beastly Days : Messico 1986 – La prima vittoria di Berger e della Benetton

Il giorno glorioso: La Formula 1 torna in Messico dopo sedici anni. Si corre la penultima prova del mondiale 1986 e Nigel Mansell su Williams ha l’occasione di chiudere i giochi. Gli basterebbe arrivare davanti al compagno Piquet e sperare che Prost non arrivi a podio. Berger, invece, corre quella che già sa sarà la sua penultima gara con la Benetton. Il team anglo-trevigiano (per dirla alla De Adamich) si è già accordato con Boutsen per il 1987. Nelle qualifiche la pole va, tanto per cambiare, ad Ayrton Senna davanti a Piquet, Mansell e Berger. Al via, le carte si rimescolano subito con Piquet che sopravanza Senna e Berger che approfitta della disastrosa partenza di Mansell (si scoprirà che non aveva inserito la marcia prima di partire) che scivola in diciannovesima posizione. Dopo pochi giri, Prost passa Berger e l’austriaco sembra condannato ad essere risucchiato dal gruppo. Peccato che gli anni d’assenza non hanno cambiato molto le cose al circuito Hermanos Rodriguez. L’asfalto, seppur rifatto, è ancora molto disconnesso e ondulato sui rettilinei. Le temperature altissime, inoltre, rendono la vita delle gomme un vero inferno. In pochi giri, tutti i top driver gommati Good Year lamentano problemi di blistering e sono costretti a più soste ai box. Piquet è costretto addirittura a tre soste, mentre sono “solo” due per Prost, Senna e Mansell (impegnato in una furiosa rimonta). Chi invece di rientrare ai box manco ci pensa, è proprio Berger. Le gomme Pirelli, stavolta nere come tutte le altre, non accusano nessun problema particolare. Il passo gara di Berger non è nulla di eccezionale, ma il fatto che riesca a compiere tutti i sessantotto giri senza fermarsi ai box gli permette di mantenere la testa della gara in tutta serenità. Alla fine a vincere è Berger, e lo fa per la prima volta in carriera. Questa è anche la prima vittoria per Benetton dopo solamente quattordici gare corse.