La Ferrari si lecca le ferite dopo la dura batosta di Monza. Ora inizia la lunga volata finale. La Rossa e il tedesco sapranno reagire?
di Giulio Scaccia Follow @GiulioScaccia
I tifosi ci speravano, e sotto sotto anche la Ferrari: Monza ha il suo fascino, la sua ritualità collettiva e la Ferrari spesso ha giovato di questo clima. Ma il tifo e la passione non si traducono in cavalli motore. E la Mercedes e Lewis Hamilton hanno dominato e preso la testa del mondiale. Tre punti dividono l’anglocaraibico dal tedesco, ma quello che emerge è una inerzia ormai da parecchie gare a favore della Mercedes, interrotta solo dalle vittorie sui circuiti particolarmente guidati come Montecarlo e Budapest.
La Ferrari ha fatto passi avanti a SPA e questo aveva fatto ben sperare. Ma Monza è una pista diversa dal Belgio. A SPA conta la deportanza, la velocità in curva, oltre ai cavalli motore. A Monza la potenza del motore la fa da padrone. Mettiamoci un assetto non definito per la sessione di prove del venerdì saltata e la frittata è stata servita.
Vettel cerca di non perdere il sorriso. E’ in arrivo il Gran Premio di Singapore dove la Ferrari dovrebbe far valere le sue doti. Poi una pista potremmo dire da pareggio, Sepang, dove i contendenti dovrebbero essere alla pari. Suzuka invece sembrerebbe ad appannaggio Mercedes.
Seb sul podio ha ostentato serenità e il sorriso. E’ convinto che la Ferrari alla fine ce la farà e le sue dichiarazioni sono precise e convinte:
Abbiamo una macchina molto forte. Molto. E faremo un grande finale di stagione. Di questo sono sicuro.
La Rossa sta trovando di fronte un colosso, la Mercedes. Mai nella storia della F1, almeno di quella moderna, era comparso un colosso così potente dal punto di vista finanziario, tecnico e sportivo. E in più con il pilota probabilmente più dotato in questo momento. La Ferrari ha il meglio con Sebastian Vettel in termini di pilotaggio, ma Hamilton si sta dimostrando più veloce di lui in prova, aiutato anche dalle prestazioni della sua vettura e più furbo: a Baku ha fatto caderee Seb nel suo tranello durante il regime di Safety Car. A SPA con furbizia lo ha costretto in anticipo ad uscire allo scoperto sul rettilineo del Kemmel.
Insomma avversari importanti. A Maranello serve fiducia e voglia di combattere, che siamo sicuri non mancano. Vettel sta facendo una stagione ottima, non straordinaria. Ora serve che anche lui, come i tecnici della Rossa, tirino fuori il 110%. Altrimenti il mondiale piloti è andato. Il costruttori quello da tempo è perso, salvo improbabili cataclismi.