Power unit 2018: nuove restrizioni, penalità e sviluppi ridotti

Importanti novità sul tema power unit – ma non solo – a seguito del consiglio mondiale FIA tenutosi ieri. Nuove penalità, sanzioni e restrizioni. 

di Francesco Svelto |

Nella giornata di ieri si è tenuto il settimo Consiglio Mondiale FIA, durante il quale sono state ufficializzate importanti novità in vista della prossima stagione per quanto riguarda la delicata tematica delle power unit. Ci saranno limiti ancora più rigidi di quanto non avessimo visto fino a quest’anno e verrà rivisto il modo di dare le penalità ai piloti che valicheranno tali limiti.

Come primo e importantissimo aspetto, dal prossimo anno il numero massimo di componenti del motore che ogni pilota può utilizzare senza penalità scenderà da quattro a due per alcune componenti della power unit quali MGU-K, batterie e centraline elettroniche.

I piloti che saranno al via della prossima stagione, che avrà ben 21 gare, saranno chiamati quindi ad utilizzare ogni unità delle suddette componenti per ben 11 eventi.

Anche le altre componenti della power unit saranno soggette a nuove restrizioni. I motori a combustione interna (ICE), i turbocompressori e gli MGU-H saranno limitati a tre unità. Ciò significa che ognuna di esse dovrà coprire fino a sette gare.

Interessante notare come allo stato attuale, dopo 14 gare della stagione 2017 ben otto piloti abbiano già avuto delle penalità per aver introdotto almeno una unità supplementare per qualche componente della propria power unit. Considerando che di gare ne restano ben sei, è facile intuire come potrebbero essercene ancora parecchie da scontare. La Honda, invece, meriterebbe un discorso a parte, con Alonso e Vandoorne che sono già arrivati ad utilizzare sette motori endotermici e, per il belga, addirittura dieci turbocompressori e MGU-H (Alonso non è lontano, quota 9). Da capire l’approccio dei giapponesi a tali nuove restrizioni.

Questi provvedimenti, oltre che sul fronte penalità, avranno il pesante effetto di ridurre la possibilità da parte dei motoristi di introdurre aggiornamenti a stagione in corso visto che la prima unità dovrà essere omologata prima di Melbourne e le altre due che dovranno essere introdotte in momenti strategici della stagione. Ogni eventuale passo falso in termini di sviluppi, quindi, avrebbe effetti molto pesanti.

Altre novità sul fronte regolamentare -tecnico- vedranno l’abolizione del monkey seat (quella paratia aerodinamica posta a livello delle ruote posteriori e che si innalza verso l’ala posteriore) e l’obbligo di omologare la specifica dell’olio motore prima dell’evento iridato, senza possibilità di cambiamento in corso d’opera. Fissato, inoltre, il limite di carico sul nuovo sistema di sicurezza Halo che verrà ufficialmente introdotto nel 2018.

Infine una importante novità sul fronte gomme: ci sarà la possibilità, da parte dei team, di miscelare pneumatici della stessa mescola. Ciò significa che si possono comporre set scegliendo gomme di treni differenti (c’è quindi possibilità di scegliere le gomme migliori di diversi set per comporne uno nuovo a patto che, ribadiamo, siano della stessa mescola).

Francesco Svelto

Francesco Svelto
Francesco Svelto
Non tifo e non simpatizzo squadre e piloti. Amo tutto ciò che è pure-racing a 4 ruote! Nota bene, ho scritto "pure-racing".

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