Una Ferrari che si presenta a Monza con un assetto molto scarico ed estremo e che, viste le condizioni della pista, fatica terribilmente ed ottiene il 7° e l’8° tempo in qualifica (5° e 6° grazie alla penalizzazione delle due Red Bull). Hamilton straordinario.
La pista bagnata sin dal mattino hanno costretto, a casua delle piuoggia incessante a rimandare continuamente le qualifiche. Una pista quantomai insidiosa che ha penalizzato tantissimo la Ferrari che si è presentata per la gara di casa con un assetto estremamente scarico. la nuova ala posteriore infatti, ancor più scarica di quella utilizzata a Spa, non ha garantito il giusto carico aerodinamico che invece avevano Mercedes e Red Bull. A rendere ancor più amara la giornata alla Rossa, sotto gli occhi del Presidente Marchionne presente ai box, è l’essere stata scavalcata anche da Red Bull, Williams e Force India.
Certo è assurdo in questa Formula 1 far girare i piloti in pista con macchine dotate di un assetto d’asciutto in condizioni da bagnato – la regola del parco chiuso impone l’utilizzo in gara dello stesso assetto utilizzato in qualifica – tutti i team infatti, viste le previsioni di domenica che danno gara asciutta, hanno utilizzato assetti per quelle condizioni. Ovviamente, non che questo valesse solo per la Ferrari, ma la Rossa che evidentemente si era spinta oltre, con un assetto troppo scarico, non ha consentito a Vettel e Raikkonen di ottenere tempi competitivi in condizioni di pista scivolosa.
A festeggiare è sicuramente Hamilton (sicuramente meno eccitato lui di Davide Valsecchi che lo ha intervistato all’interno del box verifica della FIA) che con un giro straordinario – il distacco dal secondo qualificato è di circa 1,2″- si trova ora in una situazione che può consentirgli di recuperare molti punti su Vettel.
Le performance motoristiche erano già chiare ieri, forse oggi si è avuta un’ulteriore riprova di quanto avevamo già evidenziato ieri. https://www.f1sport.it/2017/09/monza-vero-banco-motori-ecco-i-primi-responsi/
La mancanza di CV porta a scelte estreme in senso aerodinamico e queste possono esporre a rischi, come quello di oggi, che può costare anche caro. Marchionne più volte aveva detto che voleva che il team prendesse anche rischi e facesse scelte coraggiose ed estreme, stavolta però, questo non ha pagato.