Sicuramente c’è qualcosa di curioso o quanto meno singolare nel fatto che l’ACI richieda ad Imola degli interventi aggiuntivi sulla sicurezza, dopo un paio di mesi dall’omologazione, da parte della FIA, dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari ai massimi standard di sicurezza.
Due mesi fa l’Autodromo del Santerno, aveva ricevuto l’omologazione di grado 1 (che permetterebbe anche lo svolgersi di un GP di Formula 1) da parte dei delegati della sicurezza della FIA, non certo teneri su questo tipo di campo. L’Aci però, sorprendentemente, richiede a Imola ulteriori interventi sulla sicurezza dopo che per un decennio ha sempre confermato l’omologazione che i delegati della Federazione conferivano al tracciato. Così facendo l’Aci mette a rischio la stessa omologazione FIA in quanto, senza l’omologazione di grado 2 nazionale non si potrebbe mantenere quella internazionale di grado 1.
Possiamo almeno definire tutto ciò almeno singolare e in un certo senso un accaduto che fa insospettire o pensar male. Strana coincidenza che questo avvenga dopo i fatti che ha visto Monza e Imola proporsi contemporaneamente come sede del GP d’Italia di Formula 1. A chi non passerebbe per la testa un tale pensiero? La FIA ritiene adatto il tracciato adatto ad ospitare gare internazionali e l’Aci invece non adatto per gare nazionali. Un’anomalia senza precedenti che certamente arriva quasi a far sorridere.
Sarebbe molto interessante conoscere nei dettagli cosa sarebbe stato richiesto dall’Aci a Imola e su cosa, quindi , la FIA avrebbe sorvolato o che tipo di leggerezza valutativa in termini di sicurezza avrebbe commesso.
Sarà dietrologia, saranno pure fantasie ma resta il fatto che in tutto questo qualcosa di stonato c’è, non siete d’accordo?