Silverstone ha dilapidato il vantaggio Ferrari nella classifica piloti. Sfortuna sì ma non solo. Dopo Monaco la rossa si è arenata mentre la curva di sviluppo Mercedes ha preso il volo. Analizziamo il trend delle due scuderie che si contendono il Mondiale.
Se fino all’Austria in Ferrari si respirava ottimismo dopo Silverstone le cose sono improvvisamente cambiate. Se in un mondiale così tirato la differenza la faranno, come domenica, gli episodi è anche vero che ultimamente il trend della rossa non è stato così positivo.
A mancare, ed oggi pesano, ci sono state un paio di vittorie (Russia e Austria) che avrebbero potuto far male a Mercedes. Arrivare secondo per Vettel negli scarichi di Bottas in due occasioni ora pesa quella manciata di punti che poteva rendere la domenica di Silverstone meno, sportivamente parlando, “drammatica”.
Bottas. Arrivato in silenzio ora è una colonna portante di questa Mercedes tornata rapidamente al vertice delle prestazioni. Se Vettel sin qui ha mostrato costanza e concentrazione lo stesso non si può dire per Hamilton più altalenante nel rendimento stagionale. La differenza tra Ferrari e Mercedes ora tra le righe è Bottas.
Non è una provocazione. Mercedes ha vinto 6 gare, Ferrari 3, Red Bull 1. Se Hamilton non era in palla Bottas ha garantito alla Mercedes due vittorie fondamentali. Russia e Austria. Due gare che nel mondiale costruttori confermano la bontà della monoposto, lanciano il pilota nella corsa iridata, piazzano una Mercedes davanti alla Ferrari #5. L’unica in corsa per il titolo.
Raikkonen, più che discreto in questa stagione, non regge il confronto con lo “scudiero” di Hamilton. Qui la differenza tra i due team è evidente. La costanza e la competitività di Bottas non sono al momento ripetute dal Finlandese della Ferrari.
Insomma Mercedes è in grado di mordere il mondiale con due punte, Ferrari no. Ecco spiegata la differenza così marcata nel costruttori. Il mondiale piloti invece resta aperto ma l’involuzione della Ferrari dopo Monaco e la crescita di Mercedes oggi si incrociano in un punto x in cui si evince che il team tedesco ora è più forte.
Budapest sarà una tappa pro Ferrari da centrare. Per tenere il passo mondiale in Ferrari servirà saper riprendere in mano le redini dello sviluppo. Altrimenti Silverstone sarà stato il punto della stagione in cui Mercedes avrà ingranato la marcia verso l’ennesima fuga iridata.
L’ambiente e l’impresa meriterebbero più serenità. Vettel cincischia sul rinnovo, quello di Raikkonen dipende dalla scelta di Vettel, il 2018 non si potrà improvvisare. Serve chiarezza ora per vincere subito e programmare il futuro.