Il GP Austria ci lascia con parecchi dubbi e solo qualche certezza: quella dei numeri. La Ferrari accusa un ulteriore gap dalla Mercedes nel mondiale costruttori mentre Vettel consolida la prima posizione nel mondiale piloti.
di Giulio Scaccia Follow @GiulioScaccia
Un Gran Premio d’Austria non certo divertente, che si è infiammato all’inzio e nelle ultime tornate in particolare, con gli attacchi di Vettel nei confronti di Bottas e di Hamilton vs Ricciardo, entrambi i tentativi non andati a buon fine. Il primo dei tre Gran Premi che in molti ritengono strategici per la prosecuzione del mondiale, segna la vittoria della Mercedes di Bottas, il secondo posto di Vettel e il terzo di Ricciardo.
Le note positive per Maranello arrivano dal pilota tedesco: dopo Spielberg, Vettel consolida il suo vantaggio su Hamilton, portandolo a 20 punti. Seb ha fatto una partenza “normale”, ha sofferto con le Ultrasoft e poi è andata meglio con le SuperSoft, che gli hanno permesso di arrivare sugli scarichi di Bottas. Il quattro volte campione del mondo è arrivato a 6 decimi dal finlandese. Ma forse pesano più i pochi millesimi rimediati in qualifica.
A fine gara il podio per Vettel e la sua Ferrari è agrodolce:
Abbiamo imparato molto in questi giorni e ci sono molti aspetti positivi in questa gara, ma sento che avrei potuto vincere oggi e per questo non sono del tutto contento. Mi è mancata la velocità a inizio gara. Il passo c’era, ma il bilanciamento no. Mi piace questo posto e la sua storia. Qui ho guidato una monoposto per la prima volta, nel 2003. Sono passati tanti anni, ma ho ancora dei bellissimi ricordi. E ora non vedo l’ora di andare a Silverstone.
La Ferrari inoltre non era il top in termini di bilanciamento ma nemeno in velocità, come dimostrano i rilevamenti velocistici.
Il pacchetto Mercedes sembara al momento migliore rispetto a quello Ferrari. E la distanza in classifica costruttori lo dimostra (33 punti). La Stella d’Argento, a parere di chi scrive, è tornata davanti alla Ferrari dal Gran Premio di Spagna. La Mercedes ha risolto in gran parte i problemi di gestione della finestra ottimale delle gomme, che la penalizzavano ad inizio campionato. E’ più veloce in prova della Rossa ed ha due piloti che possono entrambi vincere, anche se continua ad essere una vettura non semplice nella messa a punto, risentendo anche di piccole varizioni esterne e di regolazione. La Ferrari, forse un po’ frenata dall’occhio più vigile della FIA, deve ritrovare slancio. Si parla di modifiche a Silverstone.
Le dichiarazioni di Arrivabene tendono giustamente ad enfatizzare la prova di Vettel della squadra nel suo complesso, ma occorre una scossa. Il mondiale è lungo:
E’ stata una gara molto combattuta che, ancora una volta, ha dimostrato che la Ferrari c’è. Sebastian è stato in grado di lottare fino alla fine, disputando una bellissima corsa.
Fare risultato in Inghilterra sarebbe imprtante. Le ultime due gare sono state anche fortunate e con variabili pro Ferrari, anche se non c’è stata la vittoria. Non si può sperare sempre in un cambio sostituito o in problemi degli avversari. Bisogna vincere. Basta un ritiro o un inconveniente ed Hamilton è lì.
Silverstone tappa fondamentale, aspettando Budapest, dove la Rossa dovrebbe dare il meglio.