Domenica nera per la Ferrari che brucia il tesoretto che separava Vettel da Hamilton. Ora i due sono divisi da un solo punto, servono una rapida reazione e sviluppi concreti. La Mercedes ieri a Silverstone è tornata dominatrice.
La debacle di Silverstone non riguarda solo il caso pneumatici, di per sé uno sfortunatissimo doppio episodio. Sia Vettel che Raikkonen hanno subito due diversi problemi alla gomma anteriore sinistra ma a preoccupare di più è la poca competitività Ferrari. Nel week end Inglese si attendevano importanti aggiornamenti di motore, si sperava di continuare la lotta ad armi pari con la Mercedes. Invece l’annunciato “motorone” non ha dato i frutti sperati. In più i problemi d’assetto e bilanciamento delle monoposto rosse hanno portato ad un eccessivo stress delle gomme che ha causato lo sfortunato epilogo che tutti abbiamo visto.
Prima del disastro la Ferrari aveva corso in difesa, malino. Vettel in tutto il week end non è mai stato davanti a Raikkonen segno che per il tedesco non era giornata. Al via poco prima dello spegnimento del semaforo già lamentava problemi di surriscaldamento ai freni. Il suo start poi non sarà felice a causa dell’ eccessivo patinamento delle gomme posteriori. Questo costa la posizione su Verstappen, sempre aggressivo e determinante, che lo costringe ad una prima parte di gara dietro alla Red bull. Sebastian ad ogni modo non aveva il passo giusto.
Raikkonen salva il bilancio Ferrari, il suo è un podio rocambolesco. La sua gomma anteriore perde il battistrada ma non si affloscia. Riesce a raggiungere il box senza perdere troppo tempo, cambiare il set e rientrare in zona podio grazie al fatto che Vettel subisce la medesima sorte. Il tedesco è più sfortunato, il pneumatico si sgonfia rendendo inguidabile la sua SF-70h.
Il podio di Raikkonen non fa allegria. La Ferrari si è mostrata vulnerabile. Mercedes ha messo in pista una prestazione inarrivabile come faceva nelle scorse trionfali stagioni. La sfortuna ha poi di molto aggravato una situazione di per sè già preoccupante.
Vettel ora in un sol colpo ha visto annullare il vantaggio costruito su Hamilton in 5 mesi. Per il morale una batosta tremenda. Rimane in testa al mondiale ma per un solo punto. La Mercedes dopo Monaco, dove aveva subito la doppietta Ferrari, è ritornata alla grande ritrovando prestazioni irraggiungibili per tutti.
Questo campionato è il più interessante degli ultimi anni. Un vero ottovolante che gara dopo gara ridistribuisce i poteri e valori in pista. La Ferrari sin qui è stata brava ma anche fortunata, ieri ha pagato tutti i crediti con la sorte. Ora lo sviluppo è l’unica via che c’è per inseguire il titolo piloti.
Il futuro immediato è Budapest. Qui la Ferrari su un tracciato simile a Monaco deve di nuovo vincere. Il passo corto della macchina e i cambi di direzione repentini del tracciato dovrebbero essere favorevoli alla rossa. Motore e bilanciamento devono crescere, settembre con Monza e Spa saranno fondamentali. La partirà la volata finale, Budapest dovrà riportare sorriso punti e morale. Siamo a metà stagione. Se il campionato costruttori è più che compromesso per quello piloti bisogna continuare a lottare. Senza una brusca reazione il passo della Mercedes è di un altro pianeta.
Non dimentichiamo che la Mercedes ha vinto 6 gare, la Ferrari soltanto 3.