Andrea Cordovani, Direttore di Autosprint, a Pit Talk fa il punto sulla stagione della Ferrari e sul suo pilota di punta Sebastian Vettel.
di Giulio Scaccia
La Ferrari può ancora farcela nonostante anche le restrizioni FIA. E’ finita o ci sono speranze?
Forse qualche speranza ancora c’è. Budapest è una pista che si adatta alla Rossa. Siamo partiti con una stagione che ci avrebbe fatto sorridere e non sognare. Invece ci ha stupito a tutti. Da parte mia fiducia incondizionata. Il sogno Rosso si può ancora cullare. Sarò un inguaribile ottimista ma la vedo così. A Budapest la pista dovrebbe essere adatta alla Rossa. Silverstone non era favorevole, ma anche rispetto allo scorso anno il salto di prestazioni c’è stato. In Ungheria la vedo più vicina alla Mercedes, ma fare la pole sarà un miracolo. Conta partire bene e ricordiamoci della partenza e della vittoria di Vettel nel 2015.
A questi microfoni, durante l’inverno hai detto: la Ferrari non sarà così distante. Sei stato un buon profeta:
Il ruolo del profeta non mi si addice. C’erano però diversi segnali che mi facevano pensare a questo. Basta guardare la squadra, come lavorano e si impegnano. E come non ci siano controversie e si lavori nella stessa conduzione. Io penso si possa ancora cullare il sogno.
Vettel sembra aver firmato un contratto con la Mercedes. Non è stato molto carino con la Ferrari.
I piloti bandiera non ci sono più e non ci stupiamo se Vettel parla con la Mercedes. Vuole vincere e quella è la squadra vincente.
Vettel cosa sta aspettando per firmare il contratto?
Vettel sta aspettando di vedire come il sogno è già finito o si può sognare fino in fondo. Io credo che le strade di Vettel e della Ferrari saranno ancora insieme. Da definire i tempi e i modi. Quello che vale per Vettel, vale per Raikkonen. Da come la posso vedere la coppia sarà la stessa, a meno che Leclerc non stupisca tutti.
Un’ultima domanda: non pensi che il tedesco stia facendo qualche sbavatura di troppo?
Qualche sbavatura c’è. Sopratutto c’è che quando perde la testa diventa molto italiano. In quei momenti forse sarebbe bene ad essere più riflessivo. E’ però anche un pilota che ti dà soddisfazione, penso anche all’ultimo giro in Austria. Vettel è il solo, forse insieme ad Alonso, ad essere in grado di impensierire Hamilton.