F1 | Red Bull e i volti diversi di Ricciardo e Verstappen

La vittoria a Baku di Daniel Ricciardo con la sua Red Bull è passata quasi in sordina, ma l’australiano sta mettendo insieme una stagione più che dignitosa, dopo le premesse iniziali. Umore differente per Max Verstappen.

di Giulio Scaccia

Visto il dominio Mercedes e Ferrari, pochi davvero si aspettavano una vittoria Red Bull a Baku, sopratuttto dopo i primi giri con il ritiro di Verstappen e il cambio gomme obbligato dei primi giri per Ricciardo. Certo è che un Gran Premio come quello dell’Azerbajian sarà difficile da ripetere ma alcuni dati saltonano all’occhio.

L’australiano della Red Bull è da quattro gare a podio, tre terzi posti ed un primo. Spesso dietro all’arrembante compagno di squadra in prova, in gara è sempre consistente ed ha una particolare capacità di ottimizzare i risultati nelle gare difficili ed atipiche, e per questa caratteristica è assimilabile a Jenson Button, un paragone che si può fare e non sminuente per nessuno dei due drivers.

Addirittura Daniel negli ultimi quattro Gran Premi ha conquistato 70 punti, 3 in pi di Vettel e 4 in pià di Hamilton e quarto posto nel mondiale, avendo superato lo sfortunato Raikkonen.

Diverso l’umore di Verstappen. Tanti ritiri, quattro in 0tto gare del mondiale e 47 punti di ritardo dal compagno di squadra. Max ha già definito questa stagione da buttare e, ciliegina sulla torta, 25.000 euro di multa per non essersi presentato davanti alla stampa a fine gara a Baku.

L’olandese avrà il tempo per rifarsi. Intanto in Red Bull sono stati fatti progressi significativi. A detta della Scuderia di Milton Keynes tutti di telaio e non di motore. C’è da chiedersi se i sorpassi a fine rettilineo in Azerbajian fossero solo frutto di un assetto ben congegnato, capace di non far perdere troppo in rettilineo, se le scie sono state importantissime o se qualcosa in casa Renault si stia muovendo.

In Austria la Red Bull gioca in casa. Dirà ancora la sua?