La presenza di Flavio Briatore nel paddock di Baku ha accesso il discorso Alonso. Prima a pranzo con i vertici Mercedes, poi non esclude un ritorno di Fernando in Ferrari. Ne abbiamo parlato con Umberto Zapelloni, vice direttore della Gazzetta dello Sport, intervenuto ai microfoni di Pit Talk
di Giuseppe Gomes
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Alonso e Mercedes. Un sogno che già in tanti avevano nutrito lo scorso dicembre quando, come un fulmine a ciel sereno, il campione del mondo Nico Rosberg annunciò il suo ritiro. 9 mesi dopo ci risiamo. Non siamo giunti neanche a metà stagione, ma sono bastate 8 gare per far capire come, le prestazioni deludenti (per essere educati), della McLaren e Honda, insieme, non promettono nulla di buono, per il 2017 e, probabilmente, anche per il 2018.
È quindi giunta l’ora, per l’asso di Oviedo, di cercare nuovi “lidi” nei quali rincorrere il sogno, che sta diventando quasi un’ossessione: il terzo iride. Baku è stata una tappa importante per McLaren che, in una gara ad eliminazione, è riuscita a portare a casa i primi punti in questo travagliato mondiale, con un misero nono posto. “Era una gara che in circostanze normali avremmo dovuto vincere”. Se ve lo steste chiedendo, si, queste sono state le parole di un Alonso comunque felice per la squadra, ma, a questo punto anche tediosamente, ancora polemico con il motorista. A Baku non sono arrivati solo i primi punti in questa stagione, ma anche Flavio Briatore, manager dello spagnolo, che ha avuto modo di “chiacchierare” con i vertici Mercedes.
“Briatore era a Baku” ha esordito Umberto Zapelloni, all’interno della puntata n°107 di Pit Talk, “ perché è stato anche lui un artefice di questo Gran Premio dell’Azerbaigian. […] Poi che stia lavorando per Alonso non c’è dubbio. Sicuramente non lo vedremo in McLaren l’anno prossimo e quale squadra migliore (se non la Mercedes)?” Hamilton –Alonso, un deja veux non proprio felice: “È legittimo che Alonso ci provi, ma la storia ci insegna che, quando metti due così forti e rivali insieme non finisce benissimo. Hanno già perso un mondiale insieme in McLaren. O hai una squadra nettamente superiore come la McLaren di Senna e Prost, che potevi divertirti facendoli combattere l’uno contro l’altro, tanto gli avversari erano ad anni luce, oppure aumenteresti troppo il fattore rischio.”
Aggiungiamo il fatto che, questa stagione, complice un Bottas in modalità “fedele guardiano”, Lewis non sta subendo troppa pressione dal compagno di squadra, facendolo lavorare più serenamente: “Anche li la Mercedes avrà voglia di intervenire rompendo gli equilibri? Hamilton soffre molto il compagno di squadra, ha sofferto Rosberg e con Alonso abbiamo dei precedenti non proprio simpatici. Quindi sarebbe una scelta in un certo senso anche incomprensibile da parte della Mercedes, perché tu hai quello che oggi è considerato comunque un pilota straordinariamente veloce, e gli vai a mettere accanto uno dei piloti he lui ha sofferto di più, con cui meno è andato d’accordo in carriera, non vedo perché dovresti farlo. […] Rimane comunque affascinate come possibilità, sono il primo a volere Alonso su una macchina all’altezza”.
Una possibilità remota, ma perché non continuare a nutrirla? In ogni caso quest’anno non stiamo assistendo, almeno per ora, al dominio degli ultimi anni della Mercedes, con una Ferrari molto competitiva. E allora perché non un ritorno “in rosso” (non escluso dallo stesso Alonso)? “In Ferrari Alonso insieme a Vettel non tornerebbe, e soprattutto la Ferrari non lo vorrebbe.”
Parole che sembrano una sentenza quelle del vice direttore della Gazzetta, che spengono, quasi sul nascere, le possibilità di una coppia Vettel – Alonso nel 2018 a Maranello: “credo che saranno ancora Raikkonen e Vettel. Vettel credo che manchino dei dettagli alla firma, e alla fine a lui fa comodo avere Raikkonen davanti, alla Ferrari fa comodo avere un pilota che non crea problemi alla sua prima guida. in questo momento, va curato ogni dettaglio, anche far capire al tuo primo pilota che comunque è protetto all’interno della scuderia, e può essere importante in una lotta per il mondiale”.
Staremo a vedere, perché qualcosa si sta muovendo anche perché, stando a sentire le parole di Briatore: “Nella vita non si può mai escludere niente. Lui andava d’accordo con tutti in Ferrari, ha avuto problemi solo con Mattiacci. In Formula 1 ci sono solo due team competitivi, due squadre che corrono ogni gara per vincere: Ferrari e Mercedes. Vedremo”. Ci stiamo avvicinando ad una “silly season” davvero caldissima…