Baku e i suoi fratelli: i circuiti cittadini più stravaganti della F1

Torniamo nel Vecchio Continente. Nonostante la città di Valencia avesse già il suo autodromo, nel 2008 fece il suo debutto nel calendario il circuito nato tra le strade del porto della città spagnola. Un circuito da oltre 300 km/h, forse tra i più interessanti delle ultime stagioni, con un passaggio suggestivo su un ponte mobile progettato dall’architetto Calatrava. L’edizione più emozionante? L’ultima, quella del 2012. Una stagione a lungo vissuta come un sogno per i tifosi del Cavallino, merito di un Fernando Alonso particolarmente veloce, nonostante una F2012 nata non bene e cresciuta peggio. Il tutto confermato dalla pessima qualifica di entrambe le Ferrari con Alonso 11° e Massa 13°. Al via Vettel detta il ritmo, staccando tutta la compagnia, mentre le due Rosse cominciano una lenta risalita. Al 28° giro la svolta: un contatto tra Kovalainen e Vergne richiede l’ingresso della safety car, è il momento nel quale Alonso si issa in terza posizione, scavalcando Hamilton ed incalzando Grosejean, mentre Vettel continua a fare da battistrada. Alla ripartenza lo spagnolo salta il francese e pochi giri dopo la Red Bull del tedesco si ammutolisce. Alonso è incredibilmente al comando del GP d’Europa. Di li in poi nessun problema per il ferrarista, che chiude primo, con un podio unico e molto emozionante, composto da Raikkonen secondo e Schumacher 3°, in sostanza tutta la storia recente, al tempo, del cavallino in Formula 1.

Si vola così alla prima edizione del GP dell’Azerbaigian, pardon, d’Europa, vista la denominazione dello scorso anno. Un circuito di ben 6 km, incredibilmente vario, riuscendo ad unire rettilinei quasi “autostradali” a tratti stretti ed angusti. Un circuito dove le due Mercedes dimostrano uno strapotere già dalle prime prove del venerdì, dove ben figurano tutti i motorizzati della Stella, Williams e Force India. Al sabato arriva il colpo di scena, con Hamilton che in Q3 rompe un braccetto dello sterzo della sua W07, partendo in decima posizione. Le Ferrari indietro, con Vettel quarto, dietro a Perez e Ricciardo, e Raikkonen quinto. Dopo il via Vettel supera prima Perez, poi Ricciardo salendo in seconda posizione. Una gara avara di emozioni, se non quando, Hamilton, accusa dei problemi con la sua Mercedes. Non riuscendo a trovare i comandi giusti per resettare la sua monoposto sul volante, l’inglese comincia a perdere terreno, riuscendo comunque a chiudere quinto. Alla fine, i risultati del primo GP a Baku, vedono Rosberg chiudere davanti a Vettel e a Perez.

Cosa aspettarsi dall’edizione 2017? Come conformazione, il circuito di Baku, sotto certi punti di vista è simile allo scorso di Montreal: lunghi rettilinei intervallati da chicane e curve lente. Per questo è lecito aspettarsi un altro week end nel quale, Mercedes e Ferrari, lotteranno sostanzialmente ad armi pari. Per via dei lunghi rettilinei, probabilmente, in qualifica potremmo rivedere le Mercedes in vantaggio rispetto alle due Ferrari, che in gara, grazie all’ottima gestione degli pneumatici che ha dimostrato di avere la SF70-H, potrà maggiormente dire la sua. Dietro alla coppia di testa attenzione ai motorizzati Mercedes, soprattutto la Force India che, dopo il buon risultato della trasferta canadese, potrà replicare un risultato simile. Red Bull in difficoltà? Forse, ma, visti i tre podi di fila, sarebbe sbagliato escluderli del tutto dalla lotta per il podio. La Pirelli porta qui SuperSoft –Soft e Medie. Non resta che aspettare il primo giorno di prove, per cominciare a capire quali saranno i maggiori temi della trasferta Azera. Riuscirà la Ferrari a tornare alla vittoria dopo la difficile gara del Canada?

Orari GP dell’Azerbaigian 2017 (diretta Sky, differita Rai):

Venerdì 23 giugno

Ore 11-12:30 Prove libere 1

Ore 15-16:30 Prove libere 2

Sabato 24 giugno

Ore 12-13:30 Prove libere 3

Ore 15:00 Qualifiche

Domenica 25 giugno

Ore 15:00 Gara

 

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